Carta acquisti 2023, caos a Napoli: code alle Poste per ritirarla, ma il Comune non ha inviato le lettere
Code alle Poste fin da questa mattina per prendere la Carta Acquisti Solidale 2023 da 382,50 euro, ma il Comune di Napoli – che è solo ente esecutore, in quanto la procedura è gestita a livello centrale da ministero e Inps – non ha ancora inviato le lettere ai 31mila beneficiari ammessi nella lista. Le missive, infatti, saranno inviate ai napoletani tramite posta prioritaria soltanto a partire dai prossimi giorni. Senza questa comunicazione del Comune, non si può ritirare il bonus.
A Napoli 75mila aventi diritto, ma solo 31mila avranno il bonus
Non solo, perché ci sono altri 42mila potenziali aventi diritto in città che però non sono nell'elenco. Il soldi, infatti, sono sufficienti solo per i primi 31mila nella lista. Su un totale di 73.802 soggetti che avrebbero potenzialmente i requisiti a Napoli, infatti, i beneficiari selezionati sono solo 31.307, mentre altri 42.535 non sono stati selezionati, pur avendo i requisiti.
Caos sulle chat: "Andate alla Posta a ritirarla". Il Comune: "È ancora presto"
La lista dei beneficiari della social card a Napoli, ad ogni modo, non è stata pubblicata ancora. Non è quindi consultabile. Altri Comuni hanno invece già pubblicato la lista, come accaduto a Torre del Greco e San Giorgio a Cremano. Il caos a Napoli è scoppiato questa mattina, quando sono cominciati a circolare sulle chat social messaggi che invitavano i cittadini a recarsi agli uffici postali muniti di codice fiscale per controllare la graduatoria e eventualmente ritirare i soldi della social card del Comune di Napoli. Ma Palazzo San Giacomo smentisce categoricamente.
A spiegare come stanno le cose è l'assessore al Welfare, Luca Trapanese, che a Fanpage.it dice:
“È vero che qualcuno è andato oggi a ritirare la social card, ma la Posta non può dare i soldi. Il codice fiscale non basta. I beneficiari possono ritirare il contributo solo se hanno ricevuto la lettera del Municipio. E il Comune di Napoli procederà a mandare le lettere tutte insieme con posta prioritaria, come indicato da Ministero e Inps, a partire dai prossimi giorni.
Poi aggiunge:
Stiamo rischiando di fare una grande confusione e di innescare una guerra tra poveri, perché a livello centrale non si è riusciti a dare le giuste informazioni ai cittadini. Noi come amministrazione locale stiamo ‘subendo' l'erogazione di questo bonus. Il Comune, infatti, è solo mero esecutore. I fondi non sono comunali. La procedura non è gestita da noi, ma a livello centrale, da Inps e Ministero”.
E conclude:
Bisogna fare molta chiarezza, altrimenti si rischia il caos totale. Ci chiediamo, poi, le 42mila persone aventi diritto che non avranno la lettera, saranno avvisate? È stato chiarito a queste persone che non tutte rientrano in questo bonus e che resteranno escluse. E, ancora, siamo sicuri che chi è andato alla Posta in queste ore con il codice fiscale rientri effettivamente nei 31mila selezionati e non nei 42mila, visto che il Comune non ha ancora inviato le lettere?”.