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Carta acquisti 2023 a Napoli centinaia in coda agli uffici: “Hanno perso le lettere o sono esclusi”

Folla agli uffici del welfare in via Tommasi, presente anche l’ambulanza. Trapanese: “Ristamperemo le lettere a chi non le ha ricevute. Ma i fondi dell’Inps non bastano per tutti”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Centinaia di persone in fila questa mattina agli uffici dei servizi sociali a Napoli per la Carta acquisti 2023 per fare la spesa da 382,50 euro. Tantissimi napoletani, nonostante il gran caldo, si sono recati negli uffici postali, fin dalle prime ore del giorno di oggi, lunedì 20 agosto 2023, per ritirare la card da 40 euro al mese di cui possono beneficiare le persone che hanno compiuto 65 anni o hanno figli di età inferiore ai 3 anni che si trovano in una situazione economica particolarmente disagiata. Una gran folla si è radunata davanti alla sede del Comune in via Salvatore Tommasi, in zona Museo Archeologico Nazionale. Sul posto è presente anche un'ambulanza.

Luca Trapanese: "Esclusi dall'Inps o hanno perso le lettere"

Ma perché ci sono lunghe code al Comune? "Si tratta di tutte quelle persone – spiega a Fanpage.it Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli – che non hanno ricevuto la carta a casa per diversi motivi. O perché non ne hanno diritto, o perché sono stati esclusi dall'elenco dell'Inps, visto che i fondi a disposizione bastano solo per 31mila persone su 72mila aventi diritto, oppure anche perché non erano in casa quando il postino ha portato la lettera o l'hanno smarrita".

Cosa deve fare chi ha perso la lettera della Carta Acquisti 2023

Ma cosa deve fare chi, pur avendo diritto e rientrante nell'elenco, non ha ricevuto o ha perso la lettera del Comune di Napoli? "Per queste persone – spiega Trapanese – viene verificato il codice fiscale e se rientrano nell'elenco, la lettera viene ristampata. Purtroppo, se non hanno diritto alla card saranno costretti a tornare a casa".

Cisl Fp: "Preoccupati che la situazione peggiori"

Sulla vicenda interviene Agostino Anselmi, della Cisl Fp:

Vogliamo lanciare un grido d'allarme per quanto sta succedendo alla direzione Welfare in merito al rilascio delle tessere solidali agli aventi diritto. Siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo e arrabbiati perché non siamo stati ascoltati. La CISL FP da mesi sta lanciando campanelli di allarme per quello che sarebbe potuto succedere se non si fossero trovate soluzioni e purtroppo siamo stati buon profeti. Avevamo detto in modo chiaro che la responsabilità era in capo al Governo ed i Comuni non avevano nessuna responsabilità.

Poi aggiunge:

La verità è che a Napoli, a fronte di circa 72mila aventi diritto perché rientrano nei nuovi requisiti previsti, il Governo ha inviato solo 31mila comunicazione per il rilascio di tessere solidali. Per gli altri 42mila aventi anche essi diritto il Governo non ha la copertura economica e non ha avuto la chiarezza di comunicarlo.

E conclude:

I 42mila che non si sono visti recapitare nessuna comunicazione a giusta ragione si stanno rivolgendo agli uffici della direzione welfare, che non ha nessuna competenza e nessuna possibilità di poter erogare le tessere solidali. Il Comune ha solo trasmesso a mezzo poste italiane l'elenco che gli è stato fornito dal governo. Siamo molto preoccupati per l'incolumità dei dipendenti. Siamo consapevoli e solidali con la rabbia dei cittadini ma purtroppo i dipendenti comunali non c'entrano per niente".

Agostino Anselmi (Cisl Fp)
Agostino Anselmi (Cisl Fp)
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