Carlo Verdone sarà al Giuramento di Ippocrate dei medici napoletani
L'attore e regista romano Carlo Verdone il 30 maggio sarà ospite alla cerimonia del Giuramento d'Ippocrate dei nuovi medici di Napoli e provincia, evento dell'Ordine dei Medici che si terrà al teatro Augusteo.
Non è la prima volta che Verdone è a Napoli fra i camici bianchi (o aspiranti tali) partenopei: era già accaduto nel 2007, quando gli fu conferita la «laurea doloris causa» un riconoscimento particolare che la Facoltà di Medicina e Chirurgia decise di attribuirgli proprio partendo da una frase del giuramento prestato dai medici prima di iniziare la professione: «In qualsiasi casa entrerò, io vi andò come sollievo per i malati». I tanti personaggi ipocondriaci, i medici, il racconto di medicine e patologie nelle commedie di Carlo Verdone non si contano. Eppure, come egli stesso ha voluto più volte spesso precisare in alcuni interventi a suo tempo, non dovuta soltanto ad una certa paura delle malattie ma anche ad una vera passione per la medicina:
In realtà io sono stato, e forse continuo ad essere, un ipocondriaco come tanti ma ciò che mi differenzia è una certa abilità nel rappresentare alcuni stati patologici, soprattutto quelli legati alle ansie e alle depressioni, perché ho dedicato all'argomento buoni film. In realtà da ragazzo ho sempre avuto una grande passione per la medicina. La mia casa era sempre frequentata da grandi medici, amici dei miei genitori. Mi colpiva la capacità diagnostica di questi medici vecchio stampo, quelli che un tempo erano i medici di famiglia che con pochi sguardi al paziente già tiravano fuori la diagnosi.
Fui molto affascinato da queste figure ma ho deciso di non fare medicina perché ahimè sono terrorizzato dal sangue e dai cadaveri. Non vario mai retto le lezioni di anatomia alle quali sarei dovuto necessariamente andare. Purtroppo questa paura mi ha frenato.
Forte e intenso il rapporto con la città partenopea e non solo per la grande amicizia che ebbe con Massimo Troisi:
Napoli è una città che adoro anche perché ce l'ho nel sangue. Mio padre è nato da genitori misti: madre senese e padre napoletano. Verdone è un cognome napoletano, mio nonno era un chimico di Napoli morto nella prima guerra mondiale. Per cui un piccolo legame di sangue con la città c'è.