Cardarelli, ci sono oltre 100 pazienti in Pronto Soccorso: la struttura chiude ai non urgenti
L’ospedale di Napoli "Antonio Cardarelli", il più grande del Sud Italia, è in crisi a causa dell’eccesso di ricoveri. E la direzione sanitaria ha deciso di sospendere le attività del pronto soccorso sbarrando ad horas l'accesso ai pazienti «non urgenti».
I tre dirigenti medici Maria Festa, Giovanni Barone e Giuseppe Visone firmano la dura nota – destinata alla centrale del 118 e alla dirigenza dell'ospedale – che fotografa una situazione di disagio pesantissimo ben lontana dal «miracolo» di cui parla il presidente della Regione Vincenzo De Luca riferendosi alla sanità campana:
Si comunica la totale paralisi del Pronto soccorso dove sono presenti 98 pazienti in Obi (osservazione breve intensiva ndr.) più 18 pazienti in visita che occupano tutti gli spazi e le medicherie, rendendo impossibile l'assistenza il distanziamento.
È del tutto impossibile garantire l'accesso in sicurezza dei pazienti provenienti dall'esterno con ambulanze o mezzi propri, sia in mancanza di spazi che di barelle. Il personale è esposto ad alto rischio di contagio insieme ai pazienti ed è esposto ad episodi di aggressione per il contesto in cui è costretto a lavorare.
Resta tutto l'impegno del personale a provare a garantire ogni assistenza e supporto ai pazienti anche in condizioni così difficili.
«Ci siamo interessati la questione avendo contattato direttamente il direttore dell’azienda sanitaria. Il pronto soccorso è stato chiuso e finché non verrà decongestionato saranno accettati soltanto codici rossi. Si sta facendo in modo che la situazione venga al più presto risolta» ha commentato il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che sta seguendo personalmente la vicenda.
La lettera del paziente oncologico del Pascale
Proprio oggi sta emergendo, pubblicata da Fanpage.it, la dettagliata e drammatica lettera scritta da un paziente oncologico campano, indirizzata al presidente della Regione, nella quale fa emergere le criticità nell’approccio alle cure dell’Istituto Tumori ‘Pascale’ di Napoli.