Carceri, revoca dell’incarico per la direttrice di Santa Maria Capua Vetere
È stato avviato il procedimento per la revoca dell'incarico ad Elisabetta Palmieri, direttrice della Casa Circondariale "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Il provvedimento del Direttore generale del personale del Dap è stato formalizzato ieri, 27 luglio, in queste ore il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria sta valutando la scelta del dirigente che sostituirà la Palmieri fino alla nomina del nuovo direttore.
Il carcere sammaritano è finito nella bufera per l'inchiesta sulle violenze avvenute nell'aprile 2020: dopo una protesta dei detenuti, col pretesto di "perquisizioni straordinarie", ci furono ritorsioni e pestaggi nei confronti di decine di reclusi del reparto Nilo. La scelta di cambiare il direttore non riguarda però quella vicenda, per la quale la Palmieri, in quel periodo assente per motivi di salute, non risulta nemmeno tra gli indagati. Il motivo è molto più recente e risale allo scorso 23 luglio, quando nel carcere del Casertano ci fu la visita della senatrice del Movimento 5 Stelle Cinzia Leone.
In quella circostanza è stato infatti appurato che la dirigente aveva consentito al proprio compagno, estraneo all'amministrazione, di presenziare alla visita, a cui aveva preso parte anche Emanuela Belcuore, garante dei detenuti della provincia di Caserta, e di accompagnarla negli incontri dei detenuti; l'uomo risulta autorizzato a frequentare esclusivamente il laboratorio di pasticceria del carcere, che opera nella sola giornata di martedì, per finalità rieducative, ma non risulta essere stato autorizzato a partecipare ad altri incontri o iniziative.
"Una vicenda incredibile, in quello che dovrebbe essere il carcere più attenzionato d'Italia dopo il violento e immotivato pestaggio a danno dei detenuti avvenuto nell'aprile del 2020 e scoperto solo recentemente – ha detto con una nota la senatrice Leone – mi auguro che sia il primo concreto passo per il ripristino pieno della legalità". Sulla questione la garante Belcuore ha scritto al provveditore reggente delle carceri campane, Carmelo Cantone (subentrato per via dell'interdizione di Antonio Fullone, indagato nell'inchiesta sulle violenze).
La garante ha spiegato che quel giorno, all'uscita dal carcere, la senatrice aveva letto sul foglio dei presenti anche il nome di un altro uomo, che era stato identificato come autista, e dopo aver chiesto spiegazioni le era stato detto che si trattava del compagno della direttrice, ex rappresentante della polizia penitenziaria in pensione da qualche anno. La garante Belcuore ha poi aggiunto che si tratterebbe della stessa persona che ha pulito il microfono dopo il discorso della direttrice al cerimoniale tenuto per la Ministra della Giustizia Marta Cartabia e il premier Mario Draghi.