Carcere di Avellino, sorpresa nel pacco delle merendine: trovati due microcellulari per i detenuti
Continua il lavoro di contrasto al fenomeno dell'introduzione di oggetti esterni come cellulari, o peggio, sostanze stupefacenti all'interno delle carceri da parte degli agenti della Polizia Penitenziaria. Nuova scoperta, in questo senso, nel carcere di Bellizzi Irpino, nella provincia di Avellino, dove grazie a un servizio di intelligence da parte dei poliziotti in servizio nella casa circondariale irpina, sono stati rinvenuti e sequestrati due microcellulari destinati ai detenuti. I due telefoni erano stati occultati in un pacco di merendine destinato a un detenuto.
La vicenda è stata resa nota dall'Uspp (Unione dei sindacati di polizia penitenziaria). Continuano a susseguirsi le attività di rinvenimento di cellulari all’interno delle carceri con stratagemmi sempre più raffinati come nel caso di Avellino. Ciononostante vengono comunque individuati: il nostro plauso va alla polizia penitenziaria di Avellino-Bellizzi" ha dichiarato Giuseppe Moretti, presidente dell'Uspp.
Nel carcere di Salerno, invece, qualche giorno fa, un detenuto di 30 anni ha invece provato ad evadere. Il giovane ha cercato di approfittare dall'inevitabile confusione generata dai colloqui tra i detenuti e i famigliari: fortunatamente, il tentativo di evasione è stato sventato da un agente della Polizia Penitenziaria in servizio all'accettazione del carcere salernitano, che ha riconosciuto il 30enne prima che riuscisse ad allontanarsi. "Troppe volte abbiamo denunciato le disfunzioni e le criticità di quella struttura, tra queste, in primis, la cronica carenza di organico che limita fortemente il buon esito del servizio" aveva dichiarato, in quella occasione, ancora Giuseppe Moretti dell'Uspp.