Carabiniere prende a calci un ragazzo nel Napoletano. Il video sui social, inchiesta interna
Un'automobile dei carabinieri ferma al centro della strada, un ragazzo che tiene le mani alzate e dice "Non ho niente", uno dei militari che scende dal veicolo e gli assesta due calci, mentre il ragazzo chiede scusa. Appena venti secondi di video, ripresi da un balcone, che in queste ore stanno circolando vorticosamente sui social e nelle chat (in particolare in quelle della galassia ‘Welcome to favelas‘) accompagnati da una descrizione secondo cui sarebbe avvenuto a Terzigno, in provincia di Napoli, e il ragazzo sarebbe stato preso a calci perché in strada nonostante fosse già in vigore il coprifuoco Covid.
Il video è molto breve, non si vede quello che è successo in precedenza. Dalle parole del ragazzo, che prima dice di non avere nulla e poi si scusa, si può ipotizzare che quella nelle immagini sia soltanto l'ultima fase di un intervento, forse di un inseguimento, e che non avrebbe nulla a che fare con la violazione del coprifuoco; la persona che ha cominciato a filmare potrebbe averlo fatto proprio perché richiamata dal trambusto proveniente dalla strada. Retroscena che, anche nel caso venisse confermato, non giustificherebbe naturalmente la reazione violenta del militare.
Indagine interna dei carabinieri
L'episodio sarebbe effettivamente avvenuto a Terzigno, ma sia il giorno sia le circostanze restano da chiarire. A quanto apprende Fanpage.it il video sarebbe stato visionato e acquisito dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, che starebbe in queste ore effettuando accertamenti interni per collocare temporalmente l'evento, ricostruire i dettagli dell'intervento per capire cosa sia successo ed intraprendere i dovuti provvedimenti una volta accertate le responsabilità.
Nel pomeriggio un nota del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli ha spiegato la posizione dell'Arma:
Con riferimento al video diffuso in rete dal gruppo denominato "Welcome to Favelas", attivo sui social e sulle app di messaggistica istantanea, il Comando Provinciale Carabinieri di Napoli ha immediatamente avviato autonomi accertamenti finalizzati a perseguire, con il massimo rigore e convinta inflessibilità, comportamenti inconciliabili con i valori fondanti dell’Arma, valori di umanità e vicinanza, a cui si ispira quotidianamente l’agire dei tanti Carabinieri che, con sacrificio e dedizione, operano per garantire i diritti e la sicurezza dei cittadini, spesso mettendo a rischio anche la propria vita.
(articolo aggiornato 11 maggio ore 17.20)