Capri, il video dell’incidente del minibus a Marina Grande con un morto e 23 feriti
Capri, via Marina Grande, all'altezza della tenenza della Guardia di Finanza. Il minibus entra nell'inquadratura appena tre secondi prima della tragedia. Non sembra procedere ad alta velocità, poi quella che appare come una sterzata improvvisa sulla destra: il mezzo colpisce la ringhiera, che cede. Pochi metri e si ribalta, per un volo di cinque o sei metri, fino a schiantarsi, capovolto, nella stradina tra il muro di contenimento e le strutture del lido "Le Ondine". In totale 14 secondi di video, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, finiti agli atti dell'inchiesta sull'incidente che ieri ha sconvolto Capri e ha portato via per sempre il giovane autista Emanuele Melillo, 33 anni, sposato, un bimbo piccolo e un altro in arrivo con la nuova compagna.
Bus precipita a Capri, un morto e 23 feriti
Il minibus ieri mattina era più affollato del solito perché la funicolare era stata chiusa per un guasto tecnico. Nello schianto sono rimaste ferite 23 persone, curate tra l'ospedale Capilupi di Capri e, i più gravi, l'Ospedale del Mare di Napoli, dove sono state trasportate ieri in elicottero; nel bilancio anche due bambini, che sono stati invece portati al Santobono.
Nessuno di loro è in pericolo di vita, ma hanno riportato diversi traumi nello schianto. Emanuele, invece, non ce l'ha fatta: i sanitari del 118 gli hanno praticato a lungo il massaggio cardiaco, hanno tentato di rianimarlo in ogni modo ma non c'è stato nulla da fare.
Incidente a Capri, il video dello schianto
L'incidente è avvenuto intorno alle 11:30 di ieri, 22 luglio, in quei 14 secondi di video potrebbe esserci la chiave di quello che è successo. Alcuni testimoni ieri avevano parlato di una manovra improvvisa del conducente per evitare un altro mezzo, forse un taxi, che sarebbe spuntato sulla strada all'improvviso; le immagini però appaiono smentire questa ipotesi: la strada appare sgombra. Ed Emanuele, che ogni mattina arrivava da Napoli con l'aliscafo per prendere servizio su quel minibus dell'Atc, quelle strade le conosceva bene. Improbabile che abbia perso il controllo per una svista, soprattutto su un rettilineo ed a bassa velocità.
L'ipotesi che appare più probabile al momento è quella di un malore improvviso, forse di un infarto. Il 33enne potrebbe essersi sentito male all'improvviso e non essere riuscito a tenere il minibus in strada, finendo sulla ringhiera e quindi di sotto. A sciogliere i dubbi sarà l'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni.