Capri blindata per il G7: sull’isola 1.400 uomini per la sicurezza, elicotteri e droni
Controlli rafforzati nei punti nevralgici, spazio aereo protetto, sicurezza aumentata su tutta l'isola: è una Capri praticamente blindata, quella che accoglie la riunione dei ministri degli Esteri del G7, cominciata ieri e in programma fino a domani, 19 aprile. Ingente lo schieramento delle forze dell'ordine: oltre a quelli locali sono stati schierati 1.400 uomini, tra Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco anche con le unità dei sommozzatori; in mare, invece, la sorveglianza è affidata alla Guardia di Finanza e alla Capitaneria di Porto, mentre forze dell'ordine in borghese monitorano traghetti e aliscafi per controllare gli arrivi.
Per i tre giorni dell'evento è stato disposto il divieto di attracco a Marina Grande e una motovedetta presidia il tratto d'acqua della Grotta Azzurra. Nel piano sicurezza dell'isola, oltre agli agenti in borghese disseminati sul territorio, ci sono i presidi dei punti nevralgici; impegnate quasi tutte le specialità delle forze dell'ordine, compresi artificieri, unità cinofile ed elicotteri. Sono stati naturalmente rafforzati i varchi di accesso nella zona del summit e sono stati istituiti check point al porto e in centro, per sorvegliare l'area dall'alto sono in funzione i droni.
Inevitabili le modifiche alla viabilità: alcune zone di Capri sono state dichiarate off limits, per facilitare lo spostamento delle delegazioni e per garantire tempestività in eventuali interventi di soccorso; sul piano sanitario, il servizio è stato potenziato con ambulanze e un elisoccorso. Il dispositivo sicurezza interessa anche la città di Napoli: oltre ai controlli al molo degli imbarchi, il delicato momento internazionale, con l'attacco dell'Iran a Israele, ha portato all'intensificazione dei presidi nei punti sensibili, come sinagoghe e luoghi di culto.