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Capotreno aggredito a Caserta: testata in volto da ragazzo senza biglietto

Un capotreno di Trenitalia è stato ferito con una testata al volto alla stazione di Caserta, aggredito da un giovane senza biglietto; è stata sporta denuncia alla Polizia di Stato.
A cura di Nico Falco
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Il capotreno ha chiesto il biglietto ad un gruppetto di ragazzi e uno di questi ha reagito aggredendolo: una testata in pieno volto, per poi scappare di corsa una volta raggiunta la stazione. Cronaca dell'ennesima aggressione avvenuta su un treno, questa volta il 5189 proveniente da Isernia e diretto a Napoli; l'episodio è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, 26 dicembre, tra le stazioni di Santa Maria Capua Vetere e Caserta. È stata sporta denuncia alla Polizia di Stato, la Polfer ha acquisito le registrazioni delle telecamere della stazione di Caserta.

L'aggressione risale alle 15.20 circa, il gruppetto era salito nella stazione sammaritana e il treno stava ripartendo verso Napoli. Il capotreno si è avvicinato ai ragazzi e ha chiesto loro di esibire il titolo di viaggio. Nessuno di loro lo aveva. Come avviene in questi casi, sarebbero stati fatti scendere alla stazione successiva. In quei momenti, però, la situazione è degenerata. Uno dei giovani si è avventato all'improvviso contro il capotreno e ha sferrato la testata. L'uomo ha allertato i colleghi tramite la linea di emergenza e la segnalazione è stata inviata alle forze dell'ordine ma, non appena il treno ha raggiunto Caserta, il giovane è scappato di corsa attraversando i binari e si è dileguato prima che i poliziotti arrivassero. Il ferito è stato portato in ospedale, dove le radiografie hanno escluso fratture; è stato dimesso in serata con prognosi di sette giorni.

A denunciare l'accaduto sono Angelo Lustro, segretario generale della Filt Cgil Campania, e Tommaso Pascarella, della Filt Cgil Caserta. "È l'ultimo dei tanti episodi di aggressione al personale di Trenitalia – aggiungono i due sindacalisti – è una situazione drammatica e non più tollerabile. Occorrono maggiori controlli, ma soprattutto sinergia fra i diversi organi di sicurezza preposti. A questo punto anche una legislazione con punizioni severe e certe. Non è possibile essere aggrediti e rischiare la propria incolumità nello svolgimento del proprio lavoro".

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