Capodanno a Napoli, gli spettacolari fuochi d’artificio visti dall’alto
Dalla collina di Posillipo al Vesuvio: Napoli ha accolto il 2025 con un enorme spettacolo di fuochi d'artificio, cominciato allo scoccare della mezzanotte ed andato avanti per parecchi minuti. Appuntamento irrinunciabile per gli appassionati che, anche questa volta, hanno cercato (e in molti casi persino studiato) la visuale migliore per godersi le esplosioni colorate. E a guardare non c'erano soltanto napoletani: molti turisti, infatti, si sono ritrovati a San Martino, orologio alla mano, in attesa del conto alla rovescia che avrebbe dato inizio alle esplosioni.
I fuochi sono durati per almeno mezz'ora, illuminando tutto il golfo: girandole colorate si sono alzate in contemporanea dal lungomare alle zone più centrali della città, mentre sullo sfondo c'erano le luci che coloravano la provincia. Tra i punti più panoramici, sicuramente la collina di Posillipo, tra via Petrarca, via Manzoni, via Catullo e via Orazio, strade che offrono una visuale migliore su gran parte della città.
Anche per questo 2025 i napoletani, insomma, hanno dimostrato di essere saldamente attaccati a quella tradizione che fa parte del folklore locale e che è stata magistralmente raccontata in "32 dicembre", attraverso la storia di Alfonso Caputo (interpretato da Enzo Cannavale) per racimolare qualche soldo per far divertire i figli a Capodanno (e per non sfigurare coi vicini di casa): una epopea che ha regalato perle come il personaggio di Peppe ‘o Criminale (Franco Iavarone) e l'indimenticabile scena della "mezz'ora".