Caos refezione a Napoli, la ditta convocata in Municipalità: “Poco personale e menù difficile da rispettare”

"Pasti in ritardo o non consegnati, porzioni piccole, cibi crudi" a puntare il dito sulla qualità della refezione scolastica, dopo la denuncia dei genitori, è la II Municipalità, con il presidente Roberto Marino e l'Assessora locale alla Scuola, Sport e Pari Opportunità Valentina Bertocco, che ha inviato una lettera all'Assessore all'Istruzione Maura Striano. Disagi che si sono registrati in diverse scuole sul territorio: Cuoco, Sant'Eligio, Plesso Gianturco, Fava Gioia.
La ditta La Vivenda che ha vinto l'appalto nella municipalità questa mattina è stata convocata nella commissione Scuola municipale, ma ai commissari, secondo la Municipalità avrebbe fornito "motivazioni insufficienti a giustificare tali disagi". La Municipalità ha chiesto al Comune di "interloquire con l’ASL per valutare gli opportuni accorgimenti". Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere Luigi Aiello (Napoli per Bassolino), che ha chiesto "controlli immediati e stringenti sulla qualità dei pasti in tutte le scuole. Sulla salute dei bimbi non si scherza".
I motivi dei disagi: poco personale e autisti e menù poco gradito
Quali sono le giustificazioni fornite dalla ditta? Secondo la lettera della Municipalità, la ditta avrebbe parlato di "mancanza di personale e di autisti, la difficoltà a rispettare la tabella degli alimenti per la preparazione di alcune pietanze. Inoltre è stata richiesta una revisione dei menù che sembrano non incontrare il gradimento dell’utenza". L'azienda si è però impegnata verbalmente "a correggere le criticità e a ripresentarsi per un monitoraggio dopo 7 giorni".
Alla commissione scuola hanno partecipato oltre alla ditta anche alcuni Dirigenti scolastici e una delegazione di mamme. Acquisite agli atti tutte le segnalazioni pervenute dalle scuole del territorio, le numerose criticità emerse si possono sintetizzare nelle seguenti aree: "mancata consegna dei pasti, ritardi significativi nella consegna, porzioni insufficienti, modalità di cottura non adeguate".
