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Caos elezioni ordine degli infermieri, scrutini fermi e numeri sballati: “Non c’è trasparenza”

A 9 giorni dalla chiusura delle urne non si conoscono ancora i risultati per il collegio infermieri e per il collegio infermieri pediatrici. Per l’elezione dei revisori dei conti ci sono più schede che votanti, mentre per quelle del consiglio direttivo ci sono meno schede rispetto ai votanti. La lista “La Svolta” denuncia il caso: “Siamo preoccupati per quello che sta avvenendo, ci vuole maggiore trasparenza”.
A cura di Antonio Musella
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A nove giorni dalla chiusura delle urne, non si conoscono ancora gli esiti delle elezioni per l'ordine degli infermieri in Campania. Una situazione che va ben oltre i normali ritardi che abitualmente caratterizzano le elezioni degli organi di rappresentanza degli ordini professionali. La denuncia arriva dalla lista "La Svolta" che parla di "situazione preoccupante, che potrebbe sfociare in possibili irregolarità". Non si conoscono ancora i dati definitivi per alcuni organi ed in alcuni casi risulterebbe un numero di schede maggiore al numero stesso dei votanti. Una situazione di caos che si sta protraendo dalla chiusura dei seggi elettorali lo scorso 24 gennaio.

Più schede che votanti, a 9 giorni di distanza nessun risultato certo

Non si conoscono ancora gli esiti delle votazioni per il collegio degli infermieri e per il collegio degli infermieri pediatrici, nonostante sia passata oltre una settimana dalla chiusura dei seggi. Inoltre le operazioni di scrutinio sono state caratterizzate da continui scontri sul numero esatto dei votanti che sembrerebbe cambiare ogni giorno. L'ultima rilevazione, a quanto riportano gli infermieri della lista "La Svolta" darebbe la cifra di 4104 votanti. Proprio il numero dei votanti però avrebbe fatto emergere una nuova incredibile incongruenza, il numero di schede votate per l'elezione del collegio dei revisori dei conti dell'ordine degli infermieri sarebbe pari a 4158. Risulterebbero quindi 54 schede in più.

Il paradosso è che secondo il regolamento della FNOPI, federazione nazionale ordini e professioni infermieristiche, se il numero in eccesso di schede rispetto ai votanti non cambia l'esito delle votazioni, non c'è bisogno di ripetere la consultazione. In buona sostanza, anche se è evidente che i numeri non tornano e il sospetto di brogli possa essere legittimo, non ci sono i margini per ripetere le elezioni. Scrutinio fatto invece per il direttivo dell'ordine, ma anche in quel caso i numeri sembrerebbero non tornare, con un numero di schede questa volta inferiore al numero dei votanti registrati nel verbali.

Organizzazione disastrosa: "Ci auguriamo maggiore trasparenza"

Le elezioni per l'ordine degli infermieri avevano già fatto registrare file lunghissime ed assembramenti al seggio installato in Piazza Carità. Una situazione denunciata da diverse correnti in lizza per le cariche di rappresentanza, assembramenti che hanno determinato anche l'intervento delle forze dell'ordine a più riprese tra il 22 e il 24 gennaio scorso. Una situazione resa ancora più complessa da tre giorni consecutivi di pioggia.  "Si potevano installare più seggi elettorali in diversi ospedali e consentire a tutti di votare in sicurezza, in questo modo invece si è precluso il voto a tanti" spiega a Fanpage.it Daniel Canonico della lista "La Svolta".

Dai numeri circa 18 mila iscritti avrebbero rinunciato ad esercitare il loro diritto di voto per le cariche dell'ordine e sicuramente le condizioni in cui si è votato non hanno favorito l'affluenza e la partecipazione. "Siamo preoccupati per quello che sta accadendo durante questo lunghissimo scrutinio – sottolinea Canonico – c'è tanta confusione sullo spoglio e ci auguriamo maggiore trasparenza nelle prossime ore".

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