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Campi Flegrei

Campi Flegrei, pronto il piano di comunicazione: un’App informerà sul rischio bradisismo

La Regione Campania approva la prima delle misure previste dal Decreto Campi Flegrei. Il piano di comunicazione partirà da gennaio 2024.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Al via il piano di comunicazione alla popolazione per il bradisismo ai Campi Flegrei. La Regione Campania ha pubblicato sul BURC la delibera di giunta che stanzia un milione di euro per avviare il piano informativo rivolto alla cittadinanza. Partirà da gennaio 2024. Il Piano “punta a favorire una comunicazione istituzionale scientifica e competente: per questo ci si avvarrà anche dei centri di competenza INGV-OV, CNR-IGAG, CNR-IREA, Eucentre, Reluis, PLINIVS-LUPT”.

Si parte dalla distinzione tra rischio eruzione e bradisismo

Il Piano di comunicazione, inoltre, partirà dalla distinzione tra rischio bradisismico e rischio eruttivo ed è stato preventivamente condiviso, per assicurare la più larga partecipazione possibile, con tutti i Comuni della zona rossa Campi Flegrei ( Città Metropolitana di Napoli, ai Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Napoli, Marano di Napoli e Giugliano in Campania) e non solo con quelli interessati dal fenomeno del lento sollevamento del suolo.

Il Decreto Campi Flegrei diventa legge

Si tratta della prima misura del Decreto Campi Flegrei – approvato oggi al Senato, senza emendamenti, con 79 voti favorevoli, un solo contrario e 61 astenuti e diventato quindi legge – ad entrare in vigore. Il piano di Comunicazione alla popolazione è previsto, infatti, dall’articolo 3 del decreto legge 140 del 12 ottobre scorso contenente “misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”. La Regione Campania ha coordinato le attività, in stretto raccordo con il Dipartimento della Protezione Civile.

Il piano comunicativo attivo da gennaio 2024

Come previsto dal decreto, il Piano, approvato il 23 novembre scorso e cioè nei 45 giorni previsti dal provvedimento, prevede “la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate, anche con il concorso del Volontariato organizzato di protezione civile, di iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate, di incontri periodici con la popolazione, di corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell'area, con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile, nonché l'installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile, anche prevedendo specifiche forme di comunicazione per le persone con disabilità”.

Un'App informerà i cittadini

Tra le misure previste dal Piano, oltre agli incontri periodici con la popolazione e ad iniziative specifiche per le scuole, una App di servizio per il cittadino; attività di formazione per il volontariato, per i dipendenti pubblici coinvolti nelle attività, per i giornalisti e gli ordini professionali; la campagna “Io Non Rischio” del Servizio Nazionale della Protezione Civile declinata sul fenomeno bradisismico e una campagna di comunicazione regionale.

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