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Campi Flegrei, occupata la sede del Comune a Bagnoli: “Vogliamo risposte sul bradisismo”

Cittadini e associazioni occupano la sede della X Municipalità di via Acate a Bagnoli: “Risposte subito sul bradisismo”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Occupata dagli abitanti del quartiere e dai comitati civici la sede della X Municipalità di Bagnoli in via Acate questa mattina. Le associazioni dei cittadini chiedono risposte immediate sull'emergenza bradisismo. Tra i manifestanti gli attivisti del laboratorio Iskra. “Questa mattina – scrivono in una nota – la X Municipalità è occupata! Pretendiamo immediatamente la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’emergenza bradisismo". La richiesta dei cittadini è di tenere la riunione sul territorio. Il consiglio comunale di Napoli ha convocato una riunione monotematica che si terrà il 10 marzo prossimo nella sede di via Verdi, con la partecipazione, tra gli altri, del Capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano.

Bradisismo, la protesta delle associazioni

Gli abitanti del quartiere hanno organizzato una assemblea cittadina per oggi pomeriggio alla Municipalità di Bagnoli. “Ancora oggi – scrive Iskra – le istituzioni non hanno compreso la gravità dell’attuale crisi bradisismica e del rapido diffondersi di panico e paura tra la popolazione. Alcune misure erano necessarie da tempo: adeguamento sismico degli edifici alle continue sollecitazioni; strutture di prima accoglienza per chi non può trascorrere le notti in casa dopo le scosse; adeguate vie di fuga; controlli a tappeto di tutti gli edifici anche privati. Fino ad oggi poco o nulla è stato fatto. Ogni giorno assistiamo a dichiarazioni allarmiste e sconsiderate. La gestione del rischio è lasciata alla responsabilità individuale e alla disponibilità economica dei singoli".

I manifestanti chiedono soluzioni concrete:

Controlli a tappeto per la stabilità di edifici pubblici e privati; soluzioni alternative e sostenibili per gli eventuali sfollati da edifici a rischio; blocco dei mutui e degli affitti per tutte e tutti gli sfollati; adeguamento delle vie di fuga al numero di abitanti con gestione efficace del traffico; apertura dell’ex base Nato e delle aree sicure dell’ex Italsider, creando punti di raccolta e ristoro in particolare per persone con disabilità, bambini/e e anziani; garanzia di presidi fissi per il supporto psicologico e medico; mappatura delle persone non autosufficienti per interventi domiciliari tempestivi in caso di scossa; blocco della cementificazione nei Campi Flegrei, fermando subito tutti i nuovi progetti di edilizia privata.

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