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Campi Flegrei

Campi Flegrei, nel Golfo di Pozzuoli potenziato il sistema per monitorare la caldera vulcanica sottomarina

L’Ingv ha istallato nuovi macchinari, ad alta sensibilità, nel Golfo di Pozzuoli, al fine di monitorare con maggiore attenzione il comportamento della caldera dei Campi Flegrei anche sott’acqua.
A cura di Valerio Papadia
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Per ottenere più dati, sempre più precisi, sulla caldera vulcanica ai Campi Flegrei, sul bradisismo e i terremoti, l'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv ha potenziato il sistema di ricerca e monitoraggio della caldera sottomarina del supervulcano. Proprio nel settore della caldera che si trova sott'acqua, nel Golfo di Pozzuoli, è stato infatti installato un nuovo sistema di monitoraggio, dotato di sensori ad alta sensibilità, che consente uno studio del processo di degassamento idrotermale sottomarino ancora più accurato.

Il nuovo sistema di monitoraggio è stato installato in un particolare settore del Golfo di Pozzuoli denominato "Secca delle Fumose", già oggetto di studi e ricerca e dove, nelle prossime settimane, verrà installata nuova strumentazione. L'installazione del nuovo sistema di monitoraggio è stata realizzata grazie al gruppo subacquei dell'Ingv, coordinato dall’Unità Funzionale di Geochimica dei Fluidi dell’Osservatorio Vesuviano.

Con la nuova infrastruttura di osservazione sarà possibile monitorare costantemente la temperatura delle emissioni idrotermali, la concentrazione di anidride carbonica di origina vulcanica disciolta in mare e la corrente marina. Questi sono tutti parametri utili a stimare l'energia associata al degassamento sottomarino e a monitorare eventuali variazioni.

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