Campi Flegrei, Moccia (Geopop): “Scossa più forte mai monitorata, ma nessuna eruzione imminente”

Dopo lo spavento e i danni di questa notte in tutta l'area dei Campi Flegrei, Andrea Moccia, divulgatore scientifico e direttore di Geopop, ha spiegato a Fanpage.it cosa stia avvenendo nei Campi Flegrei, alla luce anche della forte scossa della scorsa notte, pari a 4.4 di magnitudo, la più alta di sempre da quando esistono le rilevazioni strumentali. Ma in ogni cosa, ha aggiunto, "non ci sono segnali di eruzioni imminenti", visto che la caldera dei Campi Flegrei è una delle più monitorate al mondo, e che attualmente i dati sono tutti nella normalità.
Andrea Moccia, questa notte tutta Napoli e gran parte della provincia è scesa in strada per la grande paura..
Si tratta sicuramente della più forte in epoca strumentale. Negli Anni Ottanta si è arrivati anche a 4.0, ma non sopra e comunque non fino a 4.4 di magnitudo, che è la seconda dopo quella già registrata a maggio scorso. Essendo un terremoto legato al bradisismo, ha avuto sia una profondità molto bassa sia un epicentro praticamente in città: ecco perché viene percepita come se fosse molto più forte di quella che poi è stata la magnitudo. Un po' come una bomba: se esplode accanto a te, ti travolge; ma se la metti a 500 metri di profondità, neanche te ne accorgi.
Com'è l'attuale situazione dei Campi Flegrei? C'è da preoccuparsi?
Allora, sono tre i fattori principali che vanno presi in considerazione: il dato geofisico, ovvero i terremoti banalmente detti; il dato geodetico, cioè la deformazione del suolo per la quale abbiamo una fitta rete che misura queste variazioni ogni settimana; e il dato geochimico, ovvero la composizione chimica della fumarole. Per capirci, dal 2005 ad oggi, il Rione Terra si è alzato di un metro e mezzo: l'ultima eruzione avvenuta in Islanda fece registrare un innalzamento del terreno di 5 metri in due-tre giorni. Un'altra scala, proprio.
Quindi al momento la situazione resta nella "normalità" del bradisismo..
Sì, questo esempio dell'Islanda serve per far capire alle persone che ci dobbiamo preoccupare quando avremo innalzamenti considerevoli in un singolo giorno, che ora non ci sono. Se arrivassimo a, per dire, 10-20 centimetri di innalzamento al giorno, mezzo metro e così via, allora senza giri di parole, sarei il primo a dire alla gente di andarsene perché il rischio è concreto. Ma finché parliamo di pochi millimetri, i valori sono assolutamente nella norma, rientra tutto nel bradisismo.