Campi Flegrei

Campi Flegrei, l’assessore Cosenza: “Non ci sono segnali di un’eruzione imminente”

L’assessore Cosenza ha riferito all’aula del Consiglio Comunale di Napoli che l’attività attuale “non è caratterizzata da risalita di lava, ma di gas”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Le ultime rilevazioni nei Campi Flegrei non hanno rilevato "nulla che lasci presagire una eruzione imminente". Lo ha spiegato l'assessore alla Infrastrutture del Comune di Napoli Edoardo Cosenza, durante un'informativa all'Aula sull'attuale situazione in seguito allo sciame sismico in corso nei Campi Flegrei e dopo i recenti terremoti che hanno allarmato la popolazione residente. Attività che "non è caratterizzata da risalita di lava, ma di gas attraverso il sistema idrotermale".

"Gli ultimi dodici anni hanno fatto registrare una ripresa di questa attività, come è noto, ma sul rischio di una nuova eruzione bisogna tenere conto di una serie di evidenze scientifiche risultanti dagli studi in materia", ha aggiunto ancora Cosenza, che ha poi fatto l'esempio dell'ultima eruzione, quella del 1538 che portò alla formazione del Monte Nuovo e che si verificò dopo che, nel giro di duecento anni, il suolo si fosse innalzato di 14 metri. "Naturalmente, nessuno può essere certo al 100% di come evolverà la situazione, ma questo è lo scenario e a queste evidenze bisogna attenersi, l ‘Amministrazione ha a tal fine nominato una commissione di esperti per studiare e monitorare il fenomeno".

Cosenza ha anche spiegato che allo stato attuale "il peggio che potrebbe accadere nello scenario attuale è che si rompa la faglia più grande che c’è. Un evento altamente improbabile, che al massimo potrebbe provocare una scossa di 4,4 di magnitudo. L’ipotesi di un sisma di magnitudo 5,1 di cui si è molto parlato in questi giorni e che tanto preoccupa la popolazione si verificherebbe solo se si spaccassero contemporaneamente tutte le faglie, un evento tanto nefasto quanto altamente improbabile".

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