Campi Flegrei, la Protezione civile nazionale non vuole essere ignorata: “Coinvolti nelle scelte sul territorio”
Resta viva l'attenzione sui Campi Flegrei e sui terremoti provocati dal bradisismo. Questa mattina, infatti, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio è stato ascoltato dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati proprio sul fenomeno sismico che contraddistingue l'area tra Pozzuoli e la zona Ovest di Napoli, dove insiste la caldera del supervulcano dei Campi Flegrei.
"Il Servizio nazionale di protezione civile, nella sua ampia rappresentazione, si rende disponibile e utile per contribuire a scelte che non sono di protezione civile ma che poi lo diventano nel momento in cui quelle scelte non sono in linea e rispettose dell'utilizzo del suolo o dell'analisi dei rischi. Il sistema di protezione civile in una logica moderna dovrebbe essere considerato come supporto a scelte. Ovviamente ho preso spunto dai Campi Flegrei perché è un caso che si ripete nella storia ma questa situazione si potrebbe definire in modo più ampio in tante altre situazione di Italia" ha detto Curcio.
A Pozzuoli già controllato il 26% degli edifici
Curcio ha poi parlato anche della sicurezza degli edifici nei Campi Flegrei, che rientra nell'apposito Decreto varato dal Governo: sui circa 15mila edifici che ci sono nel Comune di Pozzuoli, sono stati già controllati 4mila, circa il 26% del totale. "Nell'area dei Campi flegrei, la Protezione civile sta effettuando già da qualche anno un'attività di ricognizione della vulnerabilità dell'edificato di quell'area, con il centro Plinius, e ha già ha dato una preziosa base conoscitiva dell'edificato" ha detto il capo della Protezione Civile.