Campi Flegrei, la protesta dei cittadini a Pozzuoli: “Qui è ancora emergenza”
Hanno protestato i cittadini di Pozzuoli, epicentro della caldera dei Campi Flegrei e della maggior parte dei terremoti che si verificano nell'area. "L'emergenza non è ancora finita e senza messa in sicurezza a carico dello Stato di edifici e scuole non ci potrà mai essere un ritorno alla normalità" questo il contenuto di alcuni striscioni che sono stati affissi in città dai cittadini, riunitisi in spontanee assemblee.
"Le istituzioni locali e nazionali hanno mirato finora ad un pericoloso ritorno alla normalità senza curarsi dei bisogni degli abitanti flegrei più in difficoltà per la crisi bradisismica come accaduto in passate crisi con la deportazione a Monteruscello degli abitanti del Rione Terra" denunciano in una nota stampa le assemblee di cittadini.
Previsti contributi per gli sfollati dopo i terremoti del 20 maggio
A Pozzuoli, dopo il forte sciame sismico del 20 maggio scorso, con la scossa più forte degli ultimi 40 anni di magnitudo 4.4, sono oltre 300 le famiglie sfollate. Per loro, proprio negli ultimi giorni, la Regione Campania ha stabilito una serie di aiuti: sostegni per pagare fitti o sistemazioni in hotel a coloro che hanno dovuto lasciare la propria abitazione. Il sistema di aiuti prevede 400 euro per le famiglie con un solo componente, fino a 900 euro per i nuclei composti da 5 o più persone.
Oggi un altro terremoto nei Campi Flegrei
Nel frattempo, inoltre, l'attività sismica nella caldera dei Campi Flegrei non accenna a fermarsi. Soltanto alle prime luci di oggi, martedì 18 giugno, intorno alle 4, un'altra scossa di terremoto si è registrata nella zona di Lucrino, ma è stata avvertita in tutta la caldera del supervulcano, anche nella zona Ovest di Napoli: l'evento sismico ha avuto una magnitudo di 3.4 della scala Richter.