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Campi Flegrei

Campi Flegrei, in uno studio dell’Ingv individuata la possibile causa di terremoti e sollevamento del suolo

Uno studio dell’Ingv e dell’University College of London individua la possibile causa dei terremoti e del sollevamento del suolo che hanno caratterizzato l’area dei Campi Flegrei negli ultimi 40 anni.
A cura di Valerio Papadia
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È forse stata individuata la spiegazione ai continui terremoti e al sollevamento del suolo nei Campi Flegrei – che contraddistinguono il bradisismo, fenomeno fortemente collegato all'area: a dare la probabile risposta è lo studio "Evolution in unrest processes at Campi Flegrei caldera as inferred from local seismicity" realizzato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e dall'University College of London (UCL) sulla rivista scientifica "Earth and Planetary Science Letters". La ricerca individua la spiegazione ai terremoti e al sollevamento del suolo negli ultimi 40 anni nella presenza di due livelli poco permeabili nella crosta dei Campi Flegrei.

"Questi livelli svolgono un ruolo chiave nel controllo dei movimenti verticali e della sismicità nei Campi Flegrei e sono presenti in diversi sistemi vulcanici caratterizzati da alte temperature e da circolazione dei fluidi. Quello più superficiale previene almeno in parte la dispersione dei fluidi idrotermali verso la superficie, fluidi che hanno un ruolo significativo nell’innesco della sismicità" ha dichiarato Stefano Carlino, ricercatore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv e coautore dello studio.

"L'innalzamento – continua Nicola Alessandro Pino, anche lui ricercatore Ingv e coautore della ricerca – potrebbe continuare fino a quando lo stiramento della crosta consentirà il maggiore deflusso di gas in superficie, con conseguente depressurizzazione della sorgente del sollevamento, come pensiamo sia avvenuto durante la fase terminale della crisi bradisismica del 1982-1984, iniziata con lo sciame del 1° aprile 1984″.

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