video suggerito
video suggerito
Campi Flegrei

Casa ai Campi Flegrei, il bradisismo blocca il mercato immobiliare. L’agente: “Flessione? Possibile, ma evitare speculazioni”

La paura ingenerata dall’ultimo sciame sismico ha avuto ripercussioni sul mercato immobiliare: fermo a Pozzuoli, rallentato nei quartieri napoletani Bagnoli e Cavalleggeri.
Intervista a Davide Cosentino
Pluriaffiliato Tecnocasa
A cura di Nico Falco
119 CONDIVISIONI
Davide Cosentino
Davide Cosentino
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La scossa di lunedì sera, quella di magnitudo 4.4, insieme ai muri ha fatto tremare anche le certezze di tantissimi cittadini flegrei che, seppur abituati a fare i conti col bradisismo, questa volta hanno avuto davvero paura. E, con la scoperta delle crepe in numerose abitazioni soprattutto a Pozzuoli, in molti hanno dovuto considerare se sia opportuno restare in zona o spostarsi. Anche solo questa fase di attesa, di riflessione, ha le sue conseguenze: il mercato immobiliare si è praticamente paralizzato. A Fanpage.it lo spiega Davide Cosentino, pluriaffiliato Tecnocasa, con esperienza trentennale nel settore, nato e cresciuto nella zona flegrea, dove tutt'oggi vive.

Signor Cosentino, quale è oggi la situazione del mercato immobiliare nell'area flegrea?

Al momento, purtroppo, è bloccata. Su Bagnoli e Cavalleggeri qualcosa si muove ancora ma a Pozzuoli è tutto fermo. Il motivo è la paura di un eventuale prossimo terremoto, quindi chi vuole acquistare si è fermato totalmente, chi aveva già avviato una trattativa vuole tirarsi indietro; tra quelli che stavano vendendo ci sono molti proprietari le cui abitazioni hanno subito delle lesioni, anche di piccola entità, magari danni al livello degli intonaci.

Una fase di stallo, insomma. Cosa potrebbe succedere ora?

In questi giorni la gente si è fermata per capire, per ragionare. È in attesa. C'è perplessità, diffidenza, visto che parliamo comunque di grossi investimenti. Credo che bisogni aspettare almeno una settimana, come è accaduto per le volte precedenti. Anche se, sicuramente, le due scosse ravvicinate del 20 maggio, soprattutto quella di magnitudo 4.4, hanno creato maggiore ansia.

Sul versante degli affitti, invece?

Di case in affitto c'è sempre carenza, per questioni legate alla presenza e all'apertura di nuovi b&b e alle case vacanze. Il ragionamento però resta lo stesso, al netto di qualcuno che potrebbe voler spostarsi dalla zona per paura.

Lei vive in questa zona, ragiona anche da residente. Cosa farebbe, nei panni di un acquirente o di un venditore?

È una domanda a cui è difficile rispondere. Noi sappiamo che il bradisismo è un fenomeno ciclico, personalmente non mi sono fatto mai prendere troppo dalla paura. Certo, vivere un terremoto non è bello ed è normale essere preoccupati, specie dopo la scossa di lunedì. Se faranno i controlli e verificheranno che gli edifici non hanno riportato danni di rilievo, però, penso che non mi preoccuperei più di tanto. Oggi credo che sia tutto fermo perché la gente aspetta di conoscere l'evoluzione della situazione.

Cosa pensa che potrebbe accadere nei prossimi giorni?

Probabilmente ci sarà una flessione del mercato perché ci saranno nuovi immobili sul mercato, quindi una maggiore offerta, ed è possibile che, allo stesso tempo, cali il numero delle persone intenzionate ad acquistare. Ma dubito che si verificherà un ribasso eccessivo dei prezzi e, sicuramente, si deve evitare che avvengano speculazioni. È ad ogni modo una situazione che si farà più chiara col passare dei giorni, se non ci saranno nuove scosse forti e la paura di quelle passate sarà meno pressante.

119 CONDIVISIONI
323 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views