Campi Flegrei, Curcio: “Meno si costruisce e meglio è”. E i sindaci chiedono il sisma bonus
Si è tenuto a Bacoli (Na) l'incontro tra le istituzioni ed i cittadini dei Campi Flegrei sul bradisismo, per illustrare quello che stanno facendo Protezione Civile e istituzioni di tutti i livelli, i piani di evacuazione ma anche il programma di avvio di valutazione del rischio sismico dei fabbricati privati e pubblici. All'incontro ha preso parte il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, con il Sindaco, Josi Della Ragione, presenti anche le altre istituzioni, la Città Metropolitana, la Regione Campania, l'INGV con l'Osservatorio Vesuviano, la Prefettura di Napoli e la Protezione Civile della Regione Campania. La prossima esercitazione è prevista per il 30 e 31 maggio, dopo la prova generale dello scorso aprile.
Intanto proprio sulla valutazione del rischio sismico degli edifici si apre un nuovo fronte tra amministratori locali e governo. Si tratta della richiesta del "sisma bonus", un finanziamento pubblico per garantire la messa in sicurezza delle abitazioni. Intanto però, anche nelle zone rosse, si continua a costruire.
Curcio: "Meglio non costruire ma la valutazione è più complessa"
La definizione della mappa, sia quella per il bradisismo che quella relativa al rischio vulcanico, così come tutte le misure messe in campo grazie alla legge nazionale voluta proprio per il monitoraggio dei fenomeni naturali nell'area dei Campi Flegrei, stanno aumentando la consapevolezza del rischio da parte della comunità. È questo un dato messo in evidenza da tutte le istituzioni. Ma il passaggio più importante ci sarà nei prossimi mesi, quando verrà fatta l'analisi, Comune per Comune, della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici pubblici e privati.
Un'opera gigantesca, che consentirà di avere un mappa su cui saranno segnati gli edifici che corrono maggiore rischio. Dopodiché servirà decidere che opere mettere in campo. Per i Sindaci il tema è di facile risoluzione: un bonus pubblico per la messa in sicurezza. Nello stesso momento però, anche nei Comuni definiti "in zona rossa" si continua a costruire. Ogni Comune ha dei piani regolatori diversi, c'è chi si è aggiornato come il Comune di Bacoli impedendo l'aumento di volumi, ma in molti Comuni dei Campi Flegrei si costruisce. Il dubbio è che mentre si fanno i conti da un lato con un'area ad altissimo rischio che ha duplicato la popolazione negli ultimi 35 anni, occupando spazi naturali e aumentando la pressione dell'uomo su quest'area dal fragile equilibrio, provando a costruire una nuova mappa del rischio, dall'altro lato i cantieri fioriscano, seppur garantendo costruzioni antisismiche.
Il tema del consumo del suolo è quello che abbiamo posto al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
"Sicuramente c'è anche un problema di consumo di suolo – risponde Curcio – non solo sull'aspetto vulcanico, il tema del consumo di suolo interessa molta parte del paese. È chiaro che laddove c'è una natura che ci ricorda che alcuni spazi sono naturali questo problema risulta più evidente. Così come è avvenuto anche nella parte vesuviana, certamente il tema del consumo del suolo sarà un tema che va affrontato anche nei Campi Flegrei". Ma non sarebbe meglio disincentivare le nuove costruzioni? "Io posso parlare da tecnico, ed è chiaro che dal punto di vista tecnico meno costruiamo e più costruiamo bene e meglio è, ma naturalmente la valutazioni sono molto più complessive".
Il Sindaco di Bacoli: "Il sisma bonus è la medicina"
Il Sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, ha posto in maniera forte il tema del sisma bonus, ovvero un finanziamento pubblico per la messa in sicurezza degli edifici che risulteranno ad alta vulnerabilità sismica dai rilievi fatti dalla Protezione Civile. Al momento il governo ha stanziato 54 milioni di euro, ritenuti però del tutto insufficienti.
Bacoli ha approvato un nuovo PUC che impedisce l'aumento dei volumi nelle nuove costruzioni. È pur vero che l'intera Campania dovrà fare i conti con la nuova legge urbanistica della Regione Campania che prevede invece per tutti i Comuni la possibilità di aumentare i volumi delle costruzioni frutto di ristrutturazioni, in continuità con il vecchio "piano casa" che garantiva l'aumento fino al 30% dei volumi.
"Noi stiamo informando la comunità su dove viviamo e cosa stiamo facendo per affrontare il bradisismo – spiega Della Ragione – negli ultimi 8 mesi, da quando abbiamo iniziato a implementare il lavoro sui territori la comunità è più consapevole. Ma nel momento in cui noi daremo alla comunità i risultati sulla vulnerabilità sismica degli edifici privati, noi dobbiamo dare anche la medicina, e la medicina è il sisma bonus. Dobbiamo dare l'opportunità alle famiglie, soprattutto quelle che hanno meno mezzi, di poter fare i lavori grazie ad un contributo importante da parte dello Stato".
Per il primo cittadino dunque il sisma bonus è la ricetta per la messa in sicurezza.
"Se si costruisce oggi in maniera antisismica si da un contributo ad una comunità a restare a vivere in un territorio dove fino agli anni '80 c'erano 15 mila abitanti ed adesso siamo 26 mila, quasi il doppio".
Insomma, alla fine la principale preoccupazione delle comunità dei Campi Flegrei, e di conseguenza degli amministratori, resta sempre quella di rimanere a vivere dove sono. E il fatto di convivere con uno dei più grandi fenomeni vulcanici al mondo, deve essere socialmente accettato. D'altronde, l'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Napoli, Eduardo Cosenza, anche presidente dell'ordine degli ingegneri della Campania, dal microfono ha ricordato che: "Qui si vive da 2000 anni e mi pare che si vive anche abbastanza bene". Il sisma bonus resta la rivendicazione principale: "Il governo ha stanziato 54 milioni – spiega Della Ragione – sono insufficienti, ne servono molti di più per dare la possibilità a chi vive qui di restare qui ed a chi vuole venire a visitare questi territori di farlo in sicurezza".