Campi Flegrei, cosa sta succedendo fra terremoti, bradisismo e piano evacuazione di Napoli
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Ha superato le 48 ore lo sciame sismico ai Campi Flegrei, iniziato alle ore 16,53 di sabato 15 febbraio 2025 e attualmente ancora in corso. Alle ore 14,08 del 17 febbraio, le scosse registrate dall’Osservatorio Vesuviano sono 282. Per gli scienziati dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si tratta di uno degli sciami sismici "più lunghi" mai registrati.
In due giorni si sono registrate scosse particolarmente energetiche: 5 eventi di magnitudo superiore a 3.0, dei quali due di magnitudo 3.9, registrati alle 15,30 di domenica 16 febbraio nel Golfo di Pozzuoli, di fronte a Baia, e alle 00,19 di lunedì 17 febbraio, con epicentro Solfatara-Pisciarelli, avvertito a Napoli.
A Bacoli, a seguito della prima scossa, una parte della rete idrica in zona Scalandrone è saltata ed è stata poi subito ripristinata. Danni anche a Napoli, con caduta di calcinacci in via Kerbaker al Vomero e intonaci scostati alla scuola Michelangelo Augusto, Plesso Ilioneo, di Bagnoli. Ma nel complesso i danni sono stati abbastanza contenuti. A Pozzuoli le scuole oggi sono rimaste chiuse e lo rimarranno anche domani, martedì 18 febbraio, mentre saranno aperte a Bacoli e Monte di Procida.
Nuove scosse di terremoto ai Campi Flegrei: la situazione attuale
Il sindaco metropolitano, Gaetano Manfredi, ha convocato il CCS, il Centro Coordinamento Soccorsi, ed è rimasto in stretto contatto con i sindaci degli altri comuni coinvolti, come Pozzuoli e Bacoli. Al momento non sono rilevate criticità, né ci sono segnali di un possibili innalzamento del livello di allarme per i Campi Flegrei, attualmente alla fase gialla, a quella arancione, che prevede l’inizio del piano di evacuazione. I piani di Protezione Civile, ad ogni modo, sono pronti, così come sono state definite le procedure di esodo per gli eventuali sfollati.
Ma, al momento, è bene ribadire, non c’è alcun rischio di una evacuazione, come ci tiene a precisare il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi:
Questo sciame sismico rientra nella dinamica fisiologica del bradisismo nei Campi Flegrei. Ovviamente le scosse che hanno un epicentro più vicino alla città di Napoli si avvertono di più, come è capitato con l’ultima che aveva un epicentro ai Pisciarelli.
Stiamo monitorando con grande attenzione tutte le strutture, abbiamo gli accelerometri, stiamo facendo continuamente ispezioni e non si rilevano motivi di allarme rispetto alla sicurezza delle strutture. Mi rendo conto che per i cittadini è uno stress, però purtroppo dobbiamo convivere con questo fenomeno che esiste da secoli e oggi abbiamo più strumenti di prevenzione ed edifici più sicuri.
Napoli ha predisposto già un piano di evacuazione, con sistema di movimentazione delle persone e gemellaggi con altre città d'Italia, così come previsto dalle attuali norme in vigore in tema di Protezione Civile. Il piano riguarda sia il rischio flegreo che quello del Vesuvio.
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Bianco (Ingv): “Il bradisismo si sta riacutizzando”
Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato a Fanpage.it che stiamo assistendo ad “una fase di riacutizzazione del bradisismo”, simile a quelle vissute a settembre-ottobre 2023 e a maggio 2024, ma ha anche rassicurato sul fatto che al momento il fenomeno non sorprende gli scienziati.
Dal punto di vista vulcanico, “i parametri non mostrano anomalie sostanziali o rilevanti”. Il sollevamento del suolo resta “in media di 10 millimetri al mese”. “Il flusso nelle fumarole principali è aumentato”, ma per tornare ai livelli di inizio gennaio. “Le concentrazioni delle fumarole non mostrano evidenti alterazioni delle anomalie a cui siamo abituati”. In sostanza, non ci sono i segnali di una eruzione imminente. Altri terremoti sono possibili, a causa dello stress accumulato dalle rocce dalla degassificazione, ma non si prevedono, ad oggi, magnitudo superiori a 5.1 nell’area.
A Pozzuoli riattivato il centro di accoglienza Palatrincone
A Pozzuoli, il sindaco Gigi Manzoni, questa mattina presente alla sede della Protezione Civile di Monterusciello, già nella notte ha riattivato il centro di accoglienza del Palatrincone. Qui, ieri, si sono recate 9 famiglie, per un totale di 19 persone, come riferito dal primo cittadino puteolano. Per questa notte, invece, si sono prenotate 31 persone. Non si tratta di sfollati, è bene precisare, ma di persone spaventate che preferiscono dormire in un posto sicuro. Altre persone hanno preferito dormire in auto.
“Ci sono scosse che hanno una magnitudo importante – ha detto il sindaco – ma la cosa che stiamo monitorando è questo sciame che dura da un bel po' di giorni, cosa insolita, che non avviene da un bel po' di tempo. Questo sta spaventando le persone. L'Osservatorio ci sta dando delle informazioni ma ho chiesto al capo della protezione civile nazionale Fabio Ciciliano di raggiungerci sul territorio insieme a Mauro De Vito, direttore dell'Osservatorio sismico, per fare un incontro con la cittadinanza, proprio per affrontare i dubbi e rispondere a domande che ora la comunità vuole fare".
De Natale: “Possibili terremoti di magnitudo 5.0”
Il vulcanologo Giuseppe De Natale, esperto dei Campi Flegrei, ha analizzato quanto avvenuto nelle ultime ore:
Questa sismicità è generata dalla stessa sorgente che genera anche il sollevamento del suolo. Il sollevamento del suolo è come un ‘manometro’ che misura la pressione interna al sistema: dal 2006 ad oggi, il livello del suolo è aumentato, nel punto di massima deformazione al porto di Pozzuoli, di oltre 1.40 metri.
Man mano che il livello del suolo sale, ci indica che anche la pressione interna sale: ma la pressione interna frattura anche le rocce, generando i terremoti. Al crescere della pressione interna, e quindi del livello del suolo, aumenta la sismicità: sia in frequenza che in magnitudo massima
Il bollettino dell'Ingv del 17 febbraio 2025
L’Ingv, in un bollettino pubblicato lunedì 17 febbraio, ha analizzato le caratteristiche dello sciame sismico in corso: Come si evince dalla mappa, i due eventi di magnitudo 3.9 si sono verificati in due diverse zone sismogenetiche dove registriamo correntemente sismicità: nel pomeriggio di ieri nel Golfo di Pozzuoli e stanotte nella zona di Solfatara-Pisciarelli.
Stiamo attraversando una fase di intensificazione del bradisismo, un fenomeno che si è già verificato in passato. Ad esempio, il 20 maggio 2024 si è registrato uno sciame bradisismico di durata inferiore a quello attuale, ma caratterizzato da eventi di magnitudo 4.4, 3.8 e 3.6. Pertanto, la presenza di più eventi di magnitudo 3.0 in sciami particolarmente energetici non è un’anomalia.
Il monitoraggio multiparametrico indica che, al momento, tutti i parametri diversi dalla sismicità non mostrano anomalie rilevanti, ma mantengono i consueti trend di incremento. Il sollevamento del suolo procede a una media di circa 10 millimetri al mese. Il flusso nelle fumarole principali è ritornato ai valori registrati due settimane fa, dopo un leggero calo temporaneo. Anche le concentrazioni dei gas emessi dalle fumarole non presentano variazioni significative rispetto alle anomalie abituali.