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Ai Campi Flegrei 675 terremoti ad aprile 2023: è il mese con più scosse degli ultimi 20 anni

Il Bollettino di Sorveglianza Campi Flegrei dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv sul mese di aprile 2023.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono 675 i terremoti che si sono registrati nell'area dei Campi Flegrei ad aprile 2023. È il mese con più scosse degli ultimi 18 anni, secondo il Bollettino di Sorveglianza Campi Flegrei dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv. Di questi, però, solo 9 sono di magnitudo superiore a 2.0. Altri 22 sono tra magnitudo 1.0 e 2.0. I restanti sono inferiori a magnitudo 1.0. Dal 2005 il suolo si è sollevato di 108 centimetri, con un aumento della velocità di sollevamento di circa 15 millimetri al mese a partire da novembre 2022. Al momento, ad ogni modo, secondo gli esperti, "non si evidenziano variazioni significative di gravità". Stanotte si è registrata una scossa di magnitudo 3.4, la quarta più alta degli ultimi 40 anni. Ma, come spiegato a Fanpage.it da Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento nazionale Vulcani dell'Ingv, al momento non ci sono segnali "di una eruzione pericolosa imminente".

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Lo studio dell'Osservatorio Vesuviano su aprile 2023

Nel complesso, il report dell'Osservatorio Vesuviano analizza quattro parametri: sismologia, deformazioni del suolo, termografia e geochimica. "Nel corso del mese di aprile 2023, ai Campi Flegrei, sono stati registrati 675 terremoti, il più forte di magnitudo 2.9 registrato il 10 aprile alle ore 3,54. Di questi, 46 degli eventi registrati sono avvenuti nel corso di 4 sciami sismici.

  • il primo, dalle 05:54 UTC del 15/04/2023 costituito da 21 terremoti con -0.3≤Md≤2.7 (±0.3), avvenuti nell’area di Bagnoli;
  • il secondo, dalle 23:59 UTC del 17/04//2023 costituito da 7 terremoti con 0.1≤Md≤2.2 (±0.3), avvenuti nel Golfo di Pozzuoli;
  • il terzo, dalle 17:58 UTC del 19/04//2023 costituito da 11 terremoti con -0.1≤Md≤2.2 (±0.3), avvenuti nell’area della Solfatara;
  • il quarto, dalle 02:37 UTC del 26/04//2023 costituito da 7 terremoti con -0.3≤Md≤2.3 (±0.3), avvenuti nell’area di Agnano-Pisciarelli.
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Di seguito quanto evidenziato nello studio:

  1. SISMOLOGIA: Nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 675 terremoti (Mdmax=2.9±0.3), di cui 289 localizzati, avvenuti prevalentemente tra Pozzuoli, Bagnoli, l’area Solfatara-Pisciarelli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 5 km.
  2. DEFORMAZIONI: Il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 15±3 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE è di circa 108 cm da novembre 2005, di cui circa 74.5 cm da gennaio 2016. Le variazioni tiltmetriche sono coerenti con la fase di uplift che interessa l’area. Non si evidenziano variazioni significative di gravità.
  3. TERMOGRAFIA: I valori massimi della serie temporale IR di temperatura superficiale dell’area di Pisciarelli sono sostanzialmente stabili. L’area di Solfatara evidenzia una lieve diminuzione dei valori di temperatura. L’area di via Antiniana evidenzia un andamento dei valori sostanzialmente stabile. Le misure con termocamere mobili effettuate in diversi punti dei Campi Flegrei mostrano andamenti stabili.
  4. GEOCHIMICA: La composizione delle fumarole e i parametri monitorati indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d’aumento fino a settembre 2022. I campioni degli ultimi mesi non mostrano un trend ben definito. Il carattere maggiormente riducente delle emissioni gassose, rilevato negli ultimi mesi, è probabilmente dovuto a processi di condensazione del vapore in risposta all’aumento di pressione del sistema idrotermale. Il rapporto CO2/CH4 mostra un contenuto aumento dei valori rispetto ai periodi precedenti, suggerendo l’inizio di un nuovo trend d’aumento. Il flusso di CO2 diffuso dal suolo stimato per l’intera area della Solfatara è pari a circa 3000 t/d.
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