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Campi Flegrei: 17 terremoti, situazione stabile. Il bollettino settimanale Ingv del 14 novembre

L’Ingv ha diffuso il bollettino dei Campi Flegrei per la settimana 6-13 novembre 2023; i dati non suggeriscono evoluzioni significative a breve termine.
A cura di Nico Falco
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La polla di Pisciarelli: il livello del liquido è risalito in concomitanza con le piogge
La polla di Pisciarelli: il livello del liquido è risalito in concomitanza con le piogge

É stato diffuso il bollettino settimanale dell'Ingv sui Campi Flegrei, relativo al periodo tra il 6 e il 13 novembre: in sintesi sono stati registrati 17 terremoti (con magnitudo variabile tra 0 e 1.3 sulla scala Richter), il valore medio della velocità di sollevamento è stabile da ottobre (circa 4mm al mese) e non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati; il quadro dell'attività vulcanica non suggerisce significative evoluzioni a breve termine.

Campi Flegrei, la deformazione del suolo

La Rete GNSS permanente dei Campi Flegrei è costituita da 31 stazioni terrestri e marine. Dal gennaio al 20 settembre 2023, evidenzia il bollettino, il valore medio della velocità di sollevamento è stato di circa 15mm al mese; tra il 21 e il 23 settembre c'è stato un incremento, con valori massimi di 10mm, nella stazione di RITE (in zona Pozzuoli – Rione Terra).

Successivamente le velocità di sollevamento sono tornate ai valori del 2023, fino alla metà di ottobre circa. Coi dati ricavati dalla metà di ottobre l'Ingv ha stimato una velocità di sollevamento alla stessa stazione, quella di massima deformazione, di circa 4mm al mese.

Geochimica

Nell'ultima settimana i dati monitorati hanno confermato i trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale ed aumento del flusso di fluidi emessi, ma non hanno evidenziato variazioni significative. SI legge inoltre nel bollettino:

Nella polla di Pisciarelli Il livello del liquido è risalito in concomitanza con le precipitazioni meteoriche del mese di ottobre. Il fenomeno di essiccazione e risalita del livello di liquido nella polla è già stato osservato nel periodo estivo negli ultimi tre anni (2020-2022), ed è verosimilmente legato a un ridotto apporto di condensati fumarolici che insieme ad acque di origine meteorica alimentano la polla.

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