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Campania zona rossa: ultima settimana. De Luca: “Apriremo ristoranti di sera e i vaccinati ci potranno andare”

Vincenzo De Luca scatenato a Benevento parla della zona rossa e del futuro: “Questa è l’ultima settimana di zona rossa, poi al 90 percento torniamo in arancione”. Poi promette: “Riapriremo i ristoranti di sera. E chi ha la tessera di avvenuta vaccinazione può andare al ristorante senza limitazione”.
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È ottimista Vincenzo De Luca: il presidente della Regione è convinto che questa – la sesta consecutiva – sarà l'ultima settimana di zona rossa Covid per la Campania. «Credo – ha affermato oggi a Benevento – che venerdì prossimo il Cts collocherà in zona arancione anche la Campania al novanta percento. Usciamo quindi fuori da questa cosa demenziale della zona rossa per la Campania».

Dichiara il governatore:

Noi oggi siamo in zona rossa e la zona rossa è fissata con criteri abbastanza demenziali. Sono passati in zona arancione regioni come la Lombardia, che ha 4 volte più ricoveri in terapia intensiva rispetto alla Campania, l'Emilia-Romagna che ha più del doppio dei ricoveri in terapia intensiva con 1,3 milioni di abitanti in meno della Campania, il Veneto 900mila abitanti in meno e il doppio di terapie intensive.

C'è da dire che la prima volta, un mese e mezzo fa, fu proprio la Regione Campania a chiedere le massime restrizioni causa incremento dei contagi causati dalle varianti al virus.

Da allora è passato un mese e mezzo e i contagi sono risultati sempre alti (incidenza e Rt) tanto da collocare la Campania sempre in posizione di rischio. La scorsa settimana i dati del monitoraggio hanno evidenziato un calo di infezioni e ricoveri e se continuerà così venerdì avremo una nuova situazione.

De Luca a Benevento però si lascia andare anche ad ipotesi su aperture dei ristoranti, viste anche le grosse proteste che coinvolgono pure la sua regione: per il governatore ci si avvia ad una riapertura dei locali fino a tarda sera purché si rispettino le regole basilari del distanziamento, e quindi evitare gli assembramenti, dell'uso obbligatorio delle mascherine e del controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine.

Una ipotesi che tuttavia non è aderente al tipo di restrizioni da zona arancione: quindi è chiaro che per ora De Luca sta soltanto parlando di un non meglio precisato futuro prossimo.

Ecco le sue testuali parole:

Noi dobbiamo avere un limite che è quello della movida notturna. Non possiamo scherzare: a mezzanotte tutti a casa. Decidiamo la prossima settimana anche gli orari di apertura, soprattutto per i ristoranti per il servizio serale perché è evidente che il grosso dell'attività avviene di sera e non a pranzo. Anche lì dobbiamo definire un orario: 11,30 di sera o mezzanotte finisce l'attività di ristorazione ma l'importante è che dopo tutti vadano a casa perché se abbiamo migliaia di persone in mezzo alla strada nei fine settimana noi nel giro di due settimane torniamo in zona rossa. Su questo dobbiamo essere tutti responsabili.

Secondo il governatore ed ex sindaco di Salerno, da un anno sotto i riflettori nazionali per le sue estemporanee sortite a mezzo social contro chi esce in zona rossa Covid («cinghialoni»; «mandiamo i lanciafiamme» e così via) «Il problema non è il ristoratore che apre la sera, ma è la movida. Al ristorante,  si possono fare limitazioni in sicurezza, con il numero programmato dei clienti nel ristorante. Il problema sono le centinaia di migliaia di ragazzi che si assembrano senza controllo nei fine settimane e di notte. Dobbiamo essere estremamente rigorosi».

Infine, una proposta: «Faremo un'ordinanza per dire che chi ha la tessera di avvenuta vaccinazione può andare al ristorante senza limitazione. Questo passaggio richiede però ancora qualche settimana».

Durante lo stesso incontro, interpellato da una comunità di commercianti, Clemente Mastella, sindaco di Benevento, ha spiegato cosa succede a chi – avendone diritto – rifiuta il vaccino AstraZeneca: «Va in coda».

(articolo aggiornato il 12 aprile ore 17.13)

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