Da domani Campania in zona gialla Covid. Cosa cambia dall’11 gennaio per negozi, spostamenti, scuola
Domani, lunedì 11 gennaio 2021, la Campania torna in zona gialla di rischio Covid-19, la più moderata delle tre attualmente in vigore, definite da un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che ogni 15 giorni viene confrontato col monitoraggio sui contagi e sui sistemi ospedalieri regionali. Che significa zona gialla per la Campania? Anzitutto che domani 11 gennaio i negozi sono aperti e che potranno avere il via i saldi d'inverno 2021.
Domani riaprono (in parte) le scuole: le materne e prime due classi delle elementari saranno in presenza, tutte le altre ancora in Dad, didattica a distanza. Chiuse le università salvo specifiche attività per le matricole e per i laboratori. La Campania secondo l'ordinanza 1 del presidente Vincenzo De Luca prevede il 18 gennaio rientro a scuola di primarie terze, quarte e quinte e il 25 gennaio rientro scuole secondarie superiori, tutto ciò però a patto di una verifica sui contagi.
Riaprono anche ristoranti e i bar, dove sarà possibile il consumo ai tavoli fino alle ore 18. Asporto consentito fino alle 22; consegna a domicilio sempre consentita. Stesso per gelaterie e pasticcerie.
Restano i limiti agli spostamenti interregionali (vietati gli spostamenti in entrata ed in uscita tra regioni diverse o province autonome). Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Chiuse mostre e musei, teatri e cinema. Chiuse palestre e piscine, mentre sono aperti i centri sportivi, mentre sono consentiti gli sport individuali all'aperto. Chiuse sale giochi e sale scommesse.
Domani sarà il vero banco di prova dopo molte settimane: molte attività commerciali avevano rinunciato a riaprire nella prima settimana di gennaio ritenendo poco conveniente farlo per soli due giorni. In vista delle riaperture, oggi il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha firmato un «richiamo» all’osservanza delle disposizioni di sicurezza vigenti per l’esercizio delle attività commerciali e di ristorazione; e all’osservanza del divieto di svolgimento di eventi in presenza, con particolare riferimento agli “Open day” nelle scuole che saranno consentiti solo a distanza.Gli "open day" sono quegli incontri che gli istituti organizzano con aspiranti studenti e genitori per illustrare loro le potenzialità dell'istituto e convincerli ad iscriversi.
Nell'atto che ricorda le prescrizioni anti-Coronavirus, viene ricordato agli esercenti ed utenti dei servizi ed attività commerciali che «sono tenuti al rispetto delle fondamentali e generali norme di prevenzione sanitaria, consistenti nel distanziamento fisico, nel corretto e continuo utilizzo della mascherina e nell’igiene costante ed accurata delle mani, e alla stretta osservanza di ogni ulteriore comportamento di massima prudenza e responsabilità».
Ecco le disposizioni già in vigore (infatti non si tratta di una ordinanza nuova ma solo della sottolineatura di norme già esistenti):
1. che è fatto obbligo, per tutti gli esercizi commerciali, di esporre all’esterno del locale in maniera visibile il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, sulla base dei vigenti protocolli di settore e Linee guida, e di rispettare detto numero massimo;
2. che il consumo ai tavoli è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi;
Per Pub, trattorie, pizzerie, vinerie, è fatto obbligo, tra l’altro:
a) di idenntificare almeno un soggetto per tavolo o per gruppo di avventori attraverso la rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità;
b) di rilevare la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura uguale o superiore a 37,5 °C
4. che lo stesso Protocollo prevede, inoltre, “che il cliente potrà togliere la mascherina solo quando seduto al tavolo. In qualunque altra condizione di presenza nel locale dovrà indossare la mascherina”;
5. che gli Open day negli Istituti scolastici sono consentiti esclusivamente in modalità “a distanza” (on line).
Si raccomanda il rispetto delle richiamate misure di prevenzione sanitaria e si invitano le Forze dell’Ordine ad intensificare i controlli sull’osservanza di tutte le misure sopra richiamate e delle altre vigenti, a tutela della salute pubblica.