Campania, possibile zona arancione Covid dopo Pasqua. Nuova ordinanza dal 6 aprile
La Campania dopo Pasqua va verso la zona arancione a meno che la Regione non chieda di restare rossa: i dati dell'indice contagio Rt, dell'incidenza (rapporto tampono/positivi) e dell'occupazione delle strutture ospedaliere sono per la seconda volta consecutiva in ribasso e dunque secondo le attuali linee guida scatta il passaggio a zona di media restrizione. Preoccupa ancora il numero di morti al giorno e di positivi attivi in regione che – basta consultare i dati Gimbe – resta il più alto del Paese.
La Campania dovrebbe rientrare in zona arancione soltanto dopo il 6 aprile, cioè passati i giorni di Pasqua e Pasquetta in cui per decreto l'Italia avrà limitazioni per evitare gli spostamenti. Soltanto allora scatterà la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Domani, venerdì 2 aprile, il solito monitoraggio settimanale Iss-ministero e contestualmente il settimanale monologo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca via web.
Ed è proprio la posizione del governatore che frena: nell'ultima ordinanza, quella per Pasqua, l'Unità di Crisi per motivare le restrizioni citava dati di Rt molto alti:
che prevedono per la Campania un Rt pari a 1,31, con intervallo di confidenza tra 1,27 e 1,34 e che attestano un nuovo aumento della contagiosità sul territorio regionale.
Nella settimana tra il 15 marzo e il 21 marzo il dato dell’Rt per la Campania si attestava all’1,05 quindi si sarebbe trattato di un forte balzo in avanti.
La Campania non comunica più i positivi da tamponi antigenici
C'è anche una questione che val la pena di mettere nero su bianco e riguarda i dati del contagio: da fine marzo la Campania non comunica più, nel report grafico, i dati sui tamponi antigenici. Dal bollettino della Protezione civile si evince chiaramente che Campania continua a fare (e comunicare alla Protezione Civile, ovviamente) tamponi antigenici (nel periodo 19/03 – 25/03 ne sono stati effettuati 22.508). Il problema è il non aggiornamento del dato dei positivi che rimane fermo a 11.588 (dato del 17/03).
Sul fronte dei ricoveri, si è abbassata l'età media delle persone che accedono a strutture ospedaliere causa Coronavirus. I dati dell'agenzia di governo Agenas indicano una tendenza al ribasso nelle occupazioni di terapie intensive e letti di degenza ordinaria nei reparti Covid-19 in Campania. Anche la proiezione sui dati a 7 giorni indica una tendenza al ribasso nei ricoveri in terapia intensiva, frutto sicuramente sia del lavoro dei medici di base tengono a casa molte persone paucisintomatiche o asintomatiche, evitando che si rivolgano alla struttura ospedaliera ma anche alle norme che da un mese tengono gran parte dei campani in casa.
Sul fronte dei contagi e in particolare dell'incidenza (rapporto positivi/tamponi su 100mila abitanti) è Clementina Sasso, Ricercatrice astrofisica all’INAF-OACN e componente del gruppo di ricerca "Pillole d'Ottimismo" che analizza la situazione odierna:
L'incidenza scende ma di poco e la variazione percentuale resta ancora sotto lo 0% ma il suo valore continua a salire. Cos'è che rallenta la discesa? Possono esserci molti motivi tra cui l'elevato numero di positivi in circolazione, il clima ancora freddo degli ultimi giorni, eccetera ma così come scorso anno, la curva scese molto lentamente. È vero che in quella settimana si è registrata una piccola risalita della variazione percentuale ma la tendenza generale era in discesa così come nella settimana precedente (e in quella successiva).
Sempre l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, nella sua proiezione sull'andamento del numero di infetti in Campania, fornisce una curva che prospetta ancora la tendenza alla discesa del numero dei contagi nella prima settimana del mese di aprile.
(articolo aggiornato 2 aprile ore 10.00)