Campania verso la zona arancione dalla prossima settimana. I dati del contagio Covid
Venerdì prossimo, nel settimanale monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità, la Campania dovrebbe uscire dalla zona rossa Covid e rientrare in quella arancione dopo 6 settimane nelle condizioni di massima restrizione (e di massimo rischio).
Ma qual è la situazione del contagio in Campania? Cosa dicono i dati? Cala l'Rt perché cala il numero di positivi sintomatici, ma ci sono altri elementi che continuano a preoccupare: la regione (dati Gimbe) è ancora prima in Italia per numero di positivi Covid/100mila abitanti.
L'andamento e la proiezione a 7 giorni del numero degli infetti in Campania secondo i dati dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) indica curva in lento calo.
Per ora anche i dati dell'occupazione delle terapie intensive e della degenze ordinarie si mantiene sotto livello di allerta. Il rischio, dunque, è quello che un allentamento delle restrizioni, pur necessario vista la lunga permanenza della Campania in zona rossa, potrebbe portare ad una ripresa del contagio, il tutto mentre la campagna vaccinale procede sì, ma a rilento.
La zona arancione, lo ricordiamo, consente nuovamente gli spostamenti adeguatamente motivati in ambito comunale tra le ore 5 e le ore 22 (resta il coprifuoco). Riaprono negozi di abbigliamento e altro, barbieri, parrucchieri e centri estetici. Non riaprono i ristoranti anche se si parla insistentemente in queste settimane di una possibile riapertura a maggio.
Ma soprattutto, in zona arancione, è previsto dal nuovo decreto Draghi il rientro in classe per gli alunni di seconda e terza media e almeno il 50% per gli studenti delle scuole superiori. Ed è questo uno dei temi: cosa farà la Campania? Consentirà nuovamente l'apertura delle scuole o ci sarà una nuova ordinanza restrittiva di De Luca in tal senso? Occorrerà peraltro riadeguare gli orari del trasporto pubblico che ora sono dimensionati per la zona rossa.