“In Campania variante Omicron 2 sale al 50%”, raddoppiata in 15 giorni: i nuovi dati Tigem
In Campania la sotto-variante Omicron 2 del Covid19 sale al 50%, secondo i dati del Tigem di Pozzuoli, che si occupa del sequenziamento genetico dei campioni dei tamponi positivi. Praticamente un caso nuovo su due è della nuova sotto-variante. Gli altri casi sono di variante Omicron, che è preponderante, mentre non risultano, secondo il Tigem, altre varianti predominanti in Campania. Dagli ultimi dati sul sequenziamento, inoltre, non sarebbero emersi casi di Omicron 3, altra sotto-variante della Omicron, della quale, al momento, risulterebbe solo un caso accertato in Lombardia.
Due settimane fa era al 25%
Secondo i nuovi dati del sequenziamento del Tigem di Pozzuoli, quindi, la presenza di Omicron 2 sarebbe quasi raddoppiata nel giro di 15 giorni. Due settimane fa, era al 25%, secondo i dati del laboratorio genetico del Cotugno di Napoli che si occupa del sequenziamento, dati però in quel caso riferiti ai campioni interni dell'ospedale, non di tutta la Campania. Il primo caso di variante Omicron 2 in Campania era stato rilevato il 29 gennaio scorso su una bambina di 8 anni.
L'allarme di De Luca: "Serve prudenza"
Negli scorsi giorni, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, era intervenuto per ribadire il monito a mantenere alta la soglia d'allarme sul rischio di contagi: "Sarà probabile l'introduzione anche della quarta dose – ha affermato De Luca – Veniamo da due anni di calvario, siamo tutti quanti stremati, abbiamo voglia di riprendere la vita normale. Però, se vogliamo riprendere la vita normale, e riprenderla per sempre, dobbiamo essere prudenti. Altrimenti noi ci illudiamo di ritornare alla vita normale per due mesi, dopo di che si riaccende il contagio e ricominciamo da capo le chiusure. Questa cosa vorrei che entrasse nella testa di tutti quanti".