La Campania vaccina 50enni e isole. Ma pochi anziani non deambulanti. E non ci sono informazioni
Mettiamo il caso: prenotazione vaccino Covid-19 in Campania effettuata sulla piattaforma Soresa. È arrivato il messaggino sms sul cellulare, è arrivata anche l'email. Passano giorni su giorni e non arriva la convocazione. Intanto amici , colleghi di lavoro, conoscenti, magari prenotati dopo (e nelle stesse condizioni) si sono vaccinati. Come si fa a conoscere la propria situazione? Impossibile. In Campania non esiste non solo un helpdesk che assista i cittadini, ma non esiste una casella email ,una posta certificata. Non esiste un numero di cellulare, di fisso, un numero verde, un riferimento. Niente di niente.
Dunque di un atto sostanzialmente amministrativo, ovvero la richiesta di una prestazione ambulatoriale erogata solo dalle strutture pubbliche, non è possibile conoscere l'iter. È normale? Non lo è. È vero: siano in emergenza. Ma l'emergenza deroga anche dalle leggi sulla trasparenza?
Ci sono centinaia di segnalazioni di persone indignate perché senza risposta. Alcuni non sono nemmeno a digiuno di legge e procedono con esposti e denunce.
Poi ci sono le storie singole, abbastanza sconcertanti: mentre si procede a vaccinare tutti sulle isole del Golfo (Procida e Capri) e si va avanti con la prenotazione dei cinquantenni, ci sono ad esempio anziani allettati che attendono da mesi il vaccino. Ma c'è anche la storia degli assistenti dei dentisti che operano in studio, letteralmente in bocca ai pazienti e non sono vaccinati a Napoli. L'Asl Napoli 1 non sa spiegare perché.
Il caso di Carmela, 96 anni
Un esempio è raccolto da Fanpage.it a Fuorigrotta, Napoli. Carmela ha 96 anni e vive con la figlia e i due nipoti. Nonostante sia over 90, sia una persona fragile, nonostante non riesca a camminare, da oltre 70 giorni aspetta il vaccino. Carmela nell'ultimo anno e mezzo non è mai uscita di casa nemmeno per il funerale del figlio morto per un infarto. Non riceve nemmeno visite perché tutti hanno paura di poterla infettare.
La nipote ai microfoni di Fanpage.it racconta che l'iscrizione sul portale della Regione per il vaccino è avvenuta il 26 febbraio e da allora solo una telefonata: «Ma non potete portarla voi, così velocizziamo i tempi?». Ma già dalla scheda anamnestica era stato fatto presente che la signora Carmela non camminava e aveva diritto e bisogno di un vaccino a casa. Da allora nessuna telefonata, ne un'email o una comunicazione certa. Oltre un mese di silenzio e intanto il figlio over 50 ha fatto il vaccino mentre lei aspetta ancora.
Intanto la Regione Campania fa sapere che complessivamente in Campania sono stati vaccinati con la prima dose 1.256.546 cittadini. Di questi 497.495 hanno ricevuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 1.754.044. Oggi ha aperto il centro vaccinale di Capodichino in un enorme hangar che dell'azienda Atitech ha messo gratuitamente a disposizione delle Asl Napoli 1, 2 e 3 per il più grande hub di Napoli e della Campania. Il centro è stato allestito in un paio di settimane e l'enorme edificio dedicato agli aerei è ora una sorta di struttura vaccinale da 10mila metri quadrati con 32 box per le somministrazioni, 14 postazioni di accettazione, ampi spazi per compilare il modulo prevaccino e un altro ampio spazio per l'attesa dopo la somministrazione, con annesse aree per eventuali controlli medici dopo la siringa e un pronto soccorso.