In Campania al posto del Reddito di cittadinanza c’è il Mir, reddito sociale: firme per la proposta di legge
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C'è la proposta alla Regione Campania per istituire un nuovo contributo economico per le famiglie povere. Si tratta della Misura Integrativa Regionale (Mir), pensata come una forma di sostegno al reddito e di salario sociale, in previsione della revisione del Reddito di Cittadinanza prevista dal Governo Meloni. La petizione popolare regionale è stata presentata al presidente del consiglio regionale della Campania, ai sensi dell'articolo 16 dello statuto campano e rientra nell'ambito della campagna nazionale "Ci vuole un reddito".
La proposta per un reddito sociale in Campania
Ma cosa chiedono i proponenti della petizione popolare?
Nel Paese l'inflazione nell'ultimo anno, soprattutto in relazione all'attuale crisi internazionale, è considerevolmente aumentata generando un'impennata del carovita con sensibili aumenti dei generi di prima necessità che tuttora non risentono positivamente del calo di alcune materie prime sul mercato internazionale; nella legge di bilancio 2023 del Governo c'è una restrizione di una misura sociale come il reddito di cittadinanza in previsione della sua soppressione sostituendola con provvedimenti ulteriormente restrittivi; nella richiamata legge di bilancio c'è anche il taglio del fondo per la morosità incolpevole; l'insieme degli elencati fattori, aggravati dalla richiamata crisi internazionale, sta creando una situazione di vera e propria emergenza sociale che può e deve vedere una maggiore presenza di un'importante istituzione come la Regione;
E aggiungono:
Le pesanti condizioni socio-economiche della Campania hanno portato ben l'11,15% dei residenti a percepire il reddito di cittadinanza pari a 626.914 beneficiari (dati riportati nel Piano Regionale della Campania per la lotta alla povertà 2021-23); la Campania fa parte, insieme all'intero Mezzogiorno, delle Regioni che nella programmazione dei fondi strutturali europei sono definiti come territori “meno sviluppati”;
Quindi,
La Regione, di recente, ha già preso provvedimenti di sostegno alle fasce deboli della popolazione nel Piano per la lotta alle Povertà 2021-23 e nel Piano Sociale 2022-2024 anche in relazione al “quadro di crisi temporaneo” di cui alla comunicazione della Commissione europea pubblicata sulla G.U. della Comunità del 9/11/2022 C/426/01; tra gli interventi della Regione Campania ci sono state misure a favore di fasce sociali che avevano esaurito la possibilità di accesso ad ammortizzatori o a forme di sostegno al reddito (si vedano DD n. 6 del 29/5/2017 riguardante percorsi per servizi di pubblica utilità destinati ad ex-percettori di ammortizzatori sociali ed ex-percettori di sostegno al reddito, o la Convenzione a contenuto analogo al precedente intervento tra Comune di Napoli e Regione); il perdurare della crisi internazionale di cui, allo stato, non è ipotizzabile la fine a breve termine e le cui conseguenze si avvertiranno anche dopo l'eventuale conclusione della stessa rendono necessario un potenziamento delle misure sociali già intraprese dalla Regione;
La richiesta quindi è:
- una misura integrativa regionale (M.I.R.) da far entrare in vigore a partire dal 1° ottobre del corrente anno mirante ad annullare le negative conseguenze sociali di un ulteriore restrizione dei requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza;
- di quantificare la platea degli attuali percettori di reddito cui corrispondere la M.I.R. in seguito all'esclusione o riduzione del reddito di cittadinanza entro il 15 settembre del corrente anno;
- di rafforzare il partenariato coi Comuni per progettare servizi di pubblica utilità in cui inserire i componenti di quei nuclei familiari che risulteranno esclusi dal reddito di cittadinanza o a cui verrà decurtata la citata misura sociale;
- di giungere alla M.I.R. attraverso un potenziamento dell'integrazione tra il Piano Regionale per la lotta alla povertà 2021-23 e l'attuale Piano sociale regionale;
- di rendere possibile, con una variazione al bilancio di previsione 2023-2025 entro la fine del mese di settembre, quanto richiesto ai punti precedenti.