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“Campania prima per maltrattamenti e stalking”, il Questore di Napoli al 172esimo anniversario della Polizia

Alla Reggia di Portici le celebrazioni per il 172esimo anniversario della Polizia di Stato; la cerimonia il 10 aprile.
A cura di Nico Falco
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Il questore Maurizio Agricola e il prefetto Michele Di Bari
Il questore Maurizio Agricola e il prefetto Michele Di Bari

"In tema di atti persecutori e maltrattamenti la Campania, per il 2023, si è collocata al primo posto per incidenza a livello nazionale: rispettivamente con il 45% e il 55%. E Napoli mantiene questo triste primato nell'ambito della regione Campania". Lo ha detto il questore di Napoli, Maurizio Agricola, nel corso delle celebrazioni per il 172esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, che si sono tenute ieri nella Reggia di Portici.

Le celebrazioni nella Reggia di Portici

Le celebrazioni sono partite con la deposizione, alle 8.30, di una corona d'alloro presso l'altare dei caduti della Questura di Napoli, in via Diaz, alla presenza del Prefetto. La cerimonia è cominciata alle 10.30, con l'esecuzione dell'Inno Nazionale, intonato dal Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo diretto dalla maestra Stefania Rinaldi; sono stati letti i messaggi del Presidente della Repubblica, del ministro dell'Interno e del Capo della Polizia. Tra le autorità presenti il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e gli omologhi di Portici e San Giorgio a Cremano, rispettivamente Enzo Cuomo e Giorgio Zinno.

In conclusione, dopo una esibizione canora, gli ospiti hanno potuto visitare gli spazi della reggia, appositamente allestiti coi colori della Polizia di Stato, dove è stata preparata una esposizione di veicoli e uniformi storiche per raccontare il passato e le evoluzioni della Polizia di Stato e delle diverse Specialità: presenti gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale con la Squadra Nautica, del Gruppo Sommozzatori, del Nucleo Artificieri e dei Cinofili. Nella Reggia anche operatori della Questura di Napoli, del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria, del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Volo. Durante le celebrazioni sono stati premiati i poliziotti che si sono distinti per particolari meriti in servizio.

Campania prima in Italia per stalking e maltrattamenti

"A 172 anni dalla sua fondazione, la Polizia di Stato reitera oggi il giuramento di fedeltà alla Repubblica e alle sue istituzioni democratiche", ha esordito il questore Agricola. Nel suo intervento ha ricordato il ruolo della Polizia di Stato, che "è stata insieme alle altre forze di Polizia, e tutte in un sinergico rapporto con la magistratura, la difesa ad ogni minaccia alla sicurezza interna del Paese"; le indagini, ha proseguito, hanno dimostrato come le organizzazioni criminali, utilizzando i proventi di usura e narcotraffico, siano riuscite ad acquisire consenso e ad infiltrarsi nel tessuto produttivo e in quello politico-amministrativo.

Per far fronte a ciò, ha detto, "le direttrici di intervento devono essere, e sono state, da un canto la disarticolazione di tali organizzazioni e dall'altro l'erosione dei patrimoni illecitamente accumulati. E questo grazie a strutture investigative di alto profilo professionale e a una magistratura che ha saputo rivitalizzare, in maniera avveduta e attenta, la ricerca di quei reticoli controversi in cui si annidano i più pericolosi contesti camorristici, cui va unita una coscienza sociale di chi, di fronte all'espansione criminale, non arretra e non rimane insensibile, ma si ribella con la consapevolezza di essere vittima di una enorme ingiustizia".

Durante il suo discorso il Questore si è soffermato anche sui giovani, "che hanno il diritto di guardare con fiducia al domani perché le loro aspirazioni si possano concretizzare", e su "quelli cresciuti troppo in fretta", coinvolti nelle dinamiche criminali da giovanissimi. Parlando di minorenni e violenza sulle donne, priorità della società odierna, ha illustrato i dati nazionali secondo cui la Campania è la prima regione italiana per incidenza, col 45% di casi di atti persecutori e 55% di casi di maltrattamento.

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