Campania in zona rossa Covid anche la prossima settimana: contagi e ricoveri in aumento
La notizia era quasi scontata perché l'ordinanza firmata 7 giorni fa scade dopo 15 giorni. Tuttavia da quel che si evince dal monitoraggio Covid-19 dell'Istituto superiore di Sanità del venerdì è che la Campania per i dati che ha è nel pieno della zona di massimo rischio e massima criticità. Dunque siamo e restiamo in zona rossa (e potremmo rimanerci anche oltre le due settimane, fino ad aprile inoltrato).
Il quadro nazionale è drammatico: a causa delle varianti del Covid ben più contagiose, l'RT nazionale è in risalita ed è fissato a 1,16; aumenta l'incidenza: 225 casi per 10omila abitanti. Contestualmente aumentano i tassi di occupazione di degenze e terapie intensive. In area rossa dovrebbero passare Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Pa Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Piemonte, Veneto e Toscana.
Per quello che riguarda specificamente la Campania, i dati sono preoccupanti: Agenas dice che terapie intensive e degenze Covid sono lì per sfiorare il tasso di criticità (per le intensive è al 30% per le degenze ordinarie al 40%). La Campania è fanalino di coda insieme alla Calabria per numero di posti letto per 100mila abitanti.
Ieri la regione è stata classificata «colore rosso scuro» dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC, European Centre for Disease prevention and Control). Questa classificazione di gravità viene assegnata a quelle regioni nelle quali l'indice di casi positivi riscontrati in 14 giorni complessivi sia pari a 500 o più casi ogni 100mila abitanti.
Disponendo ordinanza di chiusura di parchi, lungomare e piazze in tutto il territorio regionale, il presidente dell'ente, Vincenzo De Luca, riporta stralci del Report previsionale elaborato dal Ministero della Salute, con riferimento alla regione Campania per i prossimi giorni. I dati sono preoccupanti:
proietta i dati relativi agli indicatori di sorveglianza a valori di Rt pari a 1,76, con intervalli di confidenza 1.65-1.87, con una incidenza di malattia a sette giorni di 285 per 100.000 abitanti, molto al di sopra della media nazionale, pari a 206,9 per 100.000 abitanti e una percentuale di positività pari al 10.9%