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Campania in salute? Non proprio. La gente è preoccupata di ospedali e cure mediche: l’analisi sulle conversazioni social

L’analisi social su 90.000 post per individuare paure e preoccupazioni dei cittadini sul sistema sanitario della Campania.
A cura di Redazione Napoli
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Campania in Salute? Il nome del portale della Regione Campania attraverso il quale si accede al Cup, il centro unico per le prenotazioni delle prestazioni ospedaliere, opportunamente corredato di punto interrogativo finale diventa la domanda cruciale per chi vive da queste parti. La Campania raggiunge gli standard minimi nelle prestazioni sanitarie? Qualità, quantità, attesa, durata di analisi, esami diagnostici, interventi chirurgici programmati e accessi al pronto soccorso sono da anni argomento di conversazione preoccupata, spesso alimentata da notizie di cronaca che si inscrivono nella categoria «malasanità».

Cosa preoccupa gli utenti del servizio sanitario nazionale e regionale in Campania? Uno dei modi per rispondere a questa domanda è carpire da una grossa quantità di conversazioni in rete il tono delle discussioni e soprattutto quelle ricorrenti. Lo si può fare usando a tale scopo i commenti sui social network.

Si sono dedicati per Fanpage.it a questa delicata attività di social listening Pierluigi Vitale, Social Media Analyst e Serena Pelosi , linguista, gli stessi specialisti che individuarono durante il Festival di Sanremo i post razzisti contro il cantante Geolier.

Spiegano con dovizia di particolari il metodo: «Abbiamo raccolto da Facebook i dati di oltre 12 mesi di conversazioni in materia di sanità, relative alla regione Campania. Per una più opportuna raccolta, abbiamo ritenuto necessario allargare il campo a tutto l’ambito sanitario, senza focalizzarci su aspetti in particolare, andando dunque ad indicare come query di ricerca espressioni come “ospedale” ma anche “Asl” e “primo soccorso” eccetera».

La ricerca di questa lista di espressioni è sempre correlata a esplicite indicazioni dell’area di riferimento, individuate nel nome della regione e delle rispettive 5 province: Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Il risultato è un dataset di più di 90mila post, che hanno prodotto su Facebook più di 420mila commenti per oltre 3,1 milioni di interazioni complessive.

Local Sentiment Analysis

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Attraverso la rilevazione dei nomi di tutti i comuni campani e la relativa associazione ai valori di polarità individuati nel lessico adottato dagli utenti Facebook, è stato possibile andare ad associare la sentiment analysis alle aree specifiche. Se si osserva il bilancio complessivo, si nota un dato abbastanza uniformemente distribuito, con l’eccezione di Benevento e Avellino dove alcune esperienze d’eccellenza migliorano il risultato delle altre tre province campane. Se invece si sposta l’attenzione su una dimensione diacronica, è possibile notare ulteriori dettagli.

Nel seguente grafico si possono osservare le oscillazioni dei valori di sentiment lungo i mesi analizzati, unitamente a un valore di tendenza. La sentiment è mediamente – seppur timidamente – negativa, collocandosi al di sotto del valore neutrale dello 0, su una scala che va da -3 a +3.

Ad eccezione di Avellino e Benevento, che fanno segnare dei movimenti di positività, con il capoluogo sannita che addirittura mostra possibilità di crescita, gli altri capoluoghi fanno segnare valori stabilmente negativi, con Napoli e Caserta che, in particolare, sembrano avviarsi verso una ulteriore discesa.

Da un’osservazione dei dati in profondità, i risultati sono l’esito di un mix di espressioni negative e positive, tra i casi di cronaca e segnalazioni di disservizi, ma anche contenuti che dedicano attenzione, supporto e stima nei confronti di un sistema che si racconta più in difficoltà che mal reputato.

Emotion Detection

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Le sopraccitate impressioni sono suffragate dalla seguente analisi, in cui abbiamo rintracciato gli indicatori (derivanti dalle scelte lessicali) delle emozioni, così come classificate dallo psicologo Plutchik. Il quadro che emerge restituisce l’ambivalenza di sentimenti precedentemente menzionata. Si può notare, infatti, come a fare da contraltare all’emozione della fiducia, si ritrovino paura, tristezza e rabbia: emozioni riconducibili al dispiacere spesso legato alla carenza di mezzi e disponibilità, piuttosto che di disgusto, che invece potrebbe essere interpretato più precisamente come un cattivo giudizio.

Discussioni sulla sanità in Campania

Spostando l'attenzione sull’attualità, se si escludono i 5 capoluoghi di provincia, le città più discusse sono tutte legate a temi controversi. Abbiamo aggiunto un’ulteriore comune a una ipotetica Top 5, perché altrettanto significativo.

Boscotrecase è scenario delle recenti proteste. Il nome fa riferimento più all’ospedale che al comune in sé, dal momento che le manifestazioni per la riapertura del pronto soccorso hanno interessato l’intero comprensorio, da Torre Annunziata a Pompei, passando per Trecase.

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Castellammare di Stabia, a sua volta, è oggetto di conversazioni sull’ospedale cittadino sia per notizie di cronaca (la recente aggressione a un’infermiera), ma anche in quanto diretto vaso comunicante dell’ospedale di cui sopra, accogliendo – e a quanto pare in sofferenza – le necessità dei comuni dell'area. Di Battipaglia ed Eboli si discute sia per il servizio attuale che per le prospettive di quello che dovrebbe essere il nuovo ospedale dell’area.

Aversa è l’area più discussa della rispettiva provincia mentre Nocera Inferiore raccoglie conversazioni di difficoltà e rischi di chiusure del pronto soccorso, unitamente ad esperienze virtuose.

I trattamenti medici in Campania

Abbiamo infine dedicato particolare attenzione alle terapie e ai trattamenti che vengono menzionati in relazione alle discussioni in materia di sanità. Se si distribuiscono i primi risultati su base percentuale, la radioterapia copre il 77% delle conversazioni, seguita dalla chemioterapia al 10,5%, andando a segnalare un interesse preponderante su quello che è il settore oncologico tra i principali interessi dei soggetti che discutono di sanità e medicina.

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