Campania, i ristoratori al prefetto: “Fateci aprire domenica e lunedì”. Ma De Luca dice no
Commercianti in rivolta a Napoli contro le restrizioni imposte da Vincenzo De Luca: il presidente della regione Campania ha già annunciato, infatti, che in Campania nonostante il passaggio in zona gialla previsto per domani rimarranno le restrizioni e le norme anti contagio già imposte durante la zona arancione. Un nulla di fatto che, in pratica, prolungherà la zona arancione fino al 23 dicembre, per poi passare con il resto d'Italia in zona rossa per le ferie natalizie.
Dopo le proteste iniziate già in mattinata, i ristoratori hanno chiesto ed ottenuto di incontrare il prefetto di Napoli Marco Valentini, chiedendo la riapertura dei propri locali almeno per domenica e lunedì. Ma dopo l'incontro, è arrivato il no di De Luca: dunque, scatterà la serrata. Ristoratori sul piede di guerra dopo che nella giornata di oggi hanno messo in atto varie proteste, compreso il blocco stradale: i primi a scendere in strada sono stati i ristoratori del Lungomare di Napoli, che hanno piazzato barriere in plastica per paralizzare il traffico. Ristoratori che lamentano soprattutto il fatto di essersi preparati alla riapertura per domani, con il passaggio in zona gialla, e che dunque la nuova chiusura li costringerà a buttare anche il cibo. "Chi ci ripagherà per questi danni", hanno tuonato, "ci hanno tolto tutto. Capiamo la situazione, ma qui stiamo morendo di fame, assieme alle nostre famiglie e a quelle dei nostri dipendenti". Ristoratori che dopo una giornata di proteste hanno trovato il plauso dei comuni cittadini, dopo essere scesi in strada senza striscioni o cartelli ma soltanto con felpe e grembiuli che utilizzano quotidianamente per il loro lavoro.