Perché alcuni sposi si fanno fotografare mentre rendono omaggio alla tomba dei genitori. Lo spiega un fotografo di matrimoni
Recarsi al cimitero per un saluto al proprio papà o alla propria mamma in quello che è comunemente considerato il «giorno più bello ed importante» della vita di ciascuna persona: il matrimonio. È il trend che si sta diffondendo negli ultimi anni tra gli sposi di tutta Italia, che sempre più spesso chiedono al fotografo di turno di accompagnarli a far visita alla tomba del genitore scomparso con l'intento di immortalare quel momento così intimo e doloroso per conservarlo nel proprio album di famiglia.
Negli ultimi anni, complici i social network, questa pratica, arrivata da oltreoceano è stata sdoganata anche in Italia. Ed è proprio sui social, che la pubblicazione di queste immagini ha generato un vero e proprio dibattito, tra chi, commosso, ha lasciato un commento agli sposi, apprezzando l'idea e chi, invece, soprattutto nel caso di foto più posate, ha definito questa una forma di esibizionismo.
Foto degli sposi al cimitero: un trend in crescita anche in Campania
Di recente si è molto discusso di due casi in Campania. Il primo vede protagonista Alessia, che nel giorno del suo matrimonio a Mugnano, popoloso centro a nord di Napoli, è stata immortalata dalla sua fotografa dinanzi alla tomba del papà scomparso. Il secondo è quello di Patrizio di Lettere, comune in provincia di Napoli, che ha voluto portare la sua amata, Regina, sulla tomba della madre morta di leucemia.
«Un tempo la cosa era più riservata – spiega Angelo Belvedere di Belvedere Fotografi – negli ultimi anni, visto che stanno iniziando a girare un po' di foto di questo genere, gli sposi magari hanno più coraggio di chiedere al proprio fotografo la stessa cosa». Belvedere spiega che anche la sola pratica di recarsi al cimitero a salutare i genitori durante il giorno del matrimonio un tempo non era così diffusa. «Ci sono casi in cui – racconta Belvedere – gli sposi vanno da soli e non vogliono assolutamente che ci siamo anche noi a documentare. In altri, invece, ci invitano ad accompagnarli, però noi non interveniamo: scattiamo le foto, senza chiedere agli sposi di mettersi in posa».