Campania, De Luca contro la zona gialla: “Sindaci, chiudete centri e lungomare nel fine settimana”
Il nuovo Dpmc del Governo per contenere la diffusione del Coronavirus entrerà in vigore domani, 6 novembre, e suddivide l'Italia in tre zone di rischio: gialla, arancione e rossa. Tutti immaginavano che la Campania, visto l'alto numero dei contagi, fosse dichiarata zona arancione, mentre De Luca chiedeva addirittura la zona rossa, e invece, a sorpresa, Conte ha reso noto che la regione rientra nella zona gialla, quella con il rischio più basso. All'indomani della decisione, il presidente Vincenzo De Luca è tornato a ribadire la necessità di misure adeguate e più restrittive per cercare di arrestare l'ascesa della curva del contagio in Campania:
Rimango convinto della necessità di misure nazionali unitarie, anche più rigorose, per una azione più efficace di contrasto al Covid, a fronte di una diffusione sostanzialmente omogenea del contagio. Per quello che ci riguarda, sarebbe fuori luogo ogni atteggiamento di autoconsolazione e di rilassamento. La situazione è pesante. E si rischia ora un paradosso: che chi è in zona rossa o arancione fra un mese riapre tutte le attività, avendo frenato il contagio; e chi oggi chiude gli occhi, dovrà bloccare tutto nel periodo natalizio. Deve essere chiaro che da oggi in poi saranno decisivi i comportamenti dei concittadini. Il contagio non scomparirà da solo. E il rischio di avere situazioni drammatiche è dietro l’angolo. Comportamenti irresponsabili, ancora largamente presenti nei nostri territori, rischiano di pregiudicare tutto e di far saltare due dati per noi decisivi che stiamo difendendo con l’impegno straordinario di tutto il personale sanitario: una presenza contenuta nelle terapie intensive, e un numero contenuto di persone che perdono la vita in relazione alla popolazione residente
Il governatore campano, poi, invita gli amministratori locali a non abbassare la guardia e a predisporre e adottare misure che possano ridurre la diffusione del virus nelle loro città:
Ho detto, e ripeto, che dobbiamo considerarci la realtà più esposta, e che dobbiamo adottare prima di altri, e con più rigore, le misure necessarie. Invito i Sindaci a predisporre da oggi la chiusura dei lungomare e di parte dei centri storici nei fine settimana. Non possiamo tollerare che ci siano, in questa situazione, migliaia di persone che vanno a passeggio come se niente fosse. Invito a predisporre attività di controllo e di sanzione per chi ancora oggi, gira senza mascherina. Sollecito infine il Governo a decidere misure immediate per i congedi parentali o i bonus baby-sitter per le mamme impegnate nella cura dei bambini più piccoli. Per il resto, attendiamo di vedere e valutare le misure di ristoro economico annunciate dal Governo, chiarendo da subito che la proroga dei termini ordinari per versamenti Iva e ritenute, non può che essere una misura di carattere generale