La Campania ha numeri che confermano la zona gialla. Ma ancora più contagi Covid delle altre regioni
La Campania ha per la prossima settimana numeri che confermano la zona gialla. L'incidenza Covid-19 (cioè il numero di contagi ogni 100mila abitanti) si mantiene sotto la soglia minima che farebbe scattare un ritorno alla zona arancione che prevederebbe dunque maggiori restrizioni. L'altro dato importante è l'Rt, ovvero l'indice di contagio. Si mantiene basso, come spiega l'astrofisica Clementina Sasso:
L'incidenza continua a scendere e siamo a 152 positivi per 100mila abitanti su 7 giorni. Anche la variazione percentuale si mantiene intorno a -20% e questo ci rassicura per l'Rt che resterà basso almeno per altri 15 giorni. Anche i sintomatici vanno giù.
Per domani, venerdì 14 maggio, è atteso il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità per fare il punto su com'è la situazione epidemiologica di questa settimana appena trascorsa sul fronte Covid-19. Sulla base di quei dati il ministro della Sanità Roberto Speranza deciderà se confermare la zona rossa o far scattare altri livelli di restrizione.
L'elaborazione della proiezione a 7 giorni degli infetti in Campania fornita da Agenas, è chiara: la curva scende. Anche se la nostra regione continua ad avere un alto numero di contagi day by day. Che significa? Semplicemente che il virus continua a viaggiare e che le attuali fasce d'età maggiormente colpite, ovvero 30, 40 e 50enni, sono quelle non ancora vaccinate (i 50enni stanno iniziando ora a ricevere la prima dose, per i quarantenni si attende la settimana prossima per le prenotazioni).
Sul fronte ospedaliero la Campania si mantiene sotto soglia critica, ovvero sotto il 30% per quel che riguarda le terapie intensive e sotto il 40 % per le aree non critiche. Significa che i tanti contagi Covid sono persone asintomatiche, paucisintomatiche o comunque in condizioni tali da non essere costrette al ricovero in ospedale. La classificazione complessiva di rischio dovrebbe restare bassa.
C'è un particolare che fa notare il fisico Francesco Luchetta, su Twitter: se il nuovo sistema delle classificazioni di zone di rischio di cui si discute fosse già in vigore, la Campania coi numeri attuali (incidenza 153 su 10mila) sarebbe zona arancione ma al limite con gialla.