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Camorra, sei fermi nel clan Moccia ad Afragola: operavano nel Rione Salicelle

I sei indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso e porto e detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo.
A cura di Valerio Papadia
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Operazione congiunta dell'Arma dei carabinieri e della Polizia di Stato, che hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nei confronti di sei persone, raggiunte da gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, per i reati di associazione di tipo mafioso e porto e detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo e relativo munizionamento: gli indagati sono Giuseppe Sasso (classe 1996), Vittorio Parziale (classe 1991), Adriano Laezza (classe 1997), Vincenzo De Pompeis (classe 1995), Luca D'Auria (classe 2000) e Raffaele Nobile (classe 1978), tutti con precedenti penali.

Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, da quelli della stazione di Afragola, dai poliziotti della Squadra Mobile e da quelli del commissariato di Afragola, hanno permesso di svelare – anche tramite l'utilizzo di intercettazioni telefoniche e ambientali – l'operatività di un'associazione armata, di tipo camorristico, consorteria del clan Moccia, operante nel Comune di Afragola, con base nel Rione Salicelle, complesso di edilizia popolare della città. Si ricorda, come precisano anche gli inquirenti, che "il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva".

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