Camorra, muore Francesco Matrone: il boss di Scafati detto Franchino ‘a Belva era al 41 bis
Morto in carcere all'età di 76 anni il boss Francesco Matrone, capo dell'omonimo clan di Scafati. Si trovava nel carcere milanese di Opera, dove stava scontando due ergastoli in regime di 41 bis. Il decesso è avvenuto domenica scorsa, ma solo nelle scorse ore la notizia ha iniziato a circolare anche nella cittadina della provincia di Salerno, dove si terranno i funerali in forma privata nei prossimi giorni. Era stato arrestato la mattina del 17 agosto 2012, dopo cinque anni di latitanza: era nell'elenco dei nove latitanti di massima pericolosità ed era stato anche condannato a due ergastoli. Si nascondeva in una casa rurale immersa nella vegetazione di Acerno, in provincia di Salerno, ad una settantina di chilometri dalla stessa Scafati.
Soprannominato Franchino ‘a Belva, era considerato uno dei più sanguinari boss della camorra: alleato di Pasquale Loreto e alla cosiddetta diarchia con i clan Alfieri e Galasso, faceva parte del cartello della Nuova Famiglia che mosse guerra alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Matrone si era reso irreperibile nel 2007, dopo una richiesta d'arresto del Tribunale di Nocera Inferiore per l'omicidio di Salvatore Squillante, ucciso a Sarno in un agguato il 23 marzo del 1980: era ritenuto, infatti, il mandante dell'esecuzione. Ma Matrone non si era fatto trovare, e venne condannato in contumacia dai giudici. Catturato ad Acerno, la sua foto mentre usciva ammanettato con una t-shirt dei Los Angeles Lakers, cappellino verde e pantaloni grigi fece rapidamente il giro sui giornali e in Rete. L'allora ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, la definì una "operazione di grande importanza che rappresenta un'altra affermazione dello Stato contro la camorra".