“Camorra immobiliare”, Maresca: “Provo vergogna, sulle case popolari lo Stato è assente”
L'inchiesta "Camorra Immobiliare" di Fanpage.it sul racket dei clan di Ponticelli sulle case popolari, ha suscitato diverse prese di posizione. Fanpage.it ha raccolto la testimonianza di una donna a cui gli uomini del clan del "Lotto zero" hanno chiesto 1.000 euro di pizzo per poter occupare un'abitazione nel Parco Caracciolo in viale delle Metamorfosi. Nell'inchiesta anche i locali commerciali di proprietà del Comune, trasformati in veri e propri bassi e messi in affitto dalla camorra. Sul tema è intervenuto Catello Maresca, leader dell'opposizione di centro destra in consiglio comunale: "Sapere che persone in difficoltà debbano pagare anche la camorra per ottenere quello che dovrebbe essere un loro diritto, cioè, vivere dignitosamente in una casa, è davvero sconfortante. Pensare che questo accade anche a causa di uno Stato assente è addirittura deprimente" commenta il magistrato. "E ve lo dice uno che ha sacrificato la propria libertà per dimostrare il contrario e cioè che esiste uno Stato che funziona, che fa il suo dovere, che tutela i cittadini" prosegue.
Maresca, da sempre impegnato come magistrato nella lotta contro la camorra, ed in particolar modo il clan dei casalesi, ha fatto riferimento ad un episodio specifico della sua lotta contro la criminalità usandola come metafora della situazione del patrimonio comunale a Napoli Est: "Quando catturai Michele Zagaria, capo del clan dei Casalesi e lo stanai nel bunker in cui si nascondeva otto metri sotto terra, lui riconobbe la nostra impresa, dicendo “lo Stato vince sempre…”. E io fui fiero di rappresentare in quel momento lo Stato, uno Stato che facendo il suo dovere vinceva la battaglia contro la criminalità. E ancora oggi quando mi trovo nella provincia di Caserta sono tante le persone che me lo riconoscono. Purtroppo, nelle case popolari di Napoli invece lo Stato sta perdendo e continuerà a farlo se non si rimbocca le maniche e decide di affrontare il problema". Nonostante le diverse inchieste della magistratura negli ultimi anni, il Comune di Napoli non riesce a prendere il pieno controllo del proprio patrimonio immobiliare. "Da tempo, indagini giudiziarie e inchieste giornalistiche ci riportano una realtà sconvolgente in cui la criminalità prospera, guadagna e dà anche la sensazione di comandare e decidere al posto dello Stato – sottolinea Maresca – decide chi deve vivere e chi deve morire in un contesto dove povertà e ignoranza la fanno da padrone. E dove lo Stato non esiste". La nota del leader dell'opposizione in coniglio comunale si conclude con parole amarissime e con un forte richiamo all'amministrazione guidata da Gaetano Manfredi: "Oggi mi vergogno di questo Stato che sembra girarsi dall’altra parte e turarsi le orecchie di fronte alle urla di dolore delle persone che vorrebbero regole e rivendicano i propri diritti. La questione degli alloggi popolari è maledettamente seria e l’amministrazione ha l’obbligo di metterci mano. Altrimenti si diventa conniventi della camorra. È Napoli resterà sempre una città con cittadini di serie B".