Napoli, camorra e TikTok: nelle foto le nuove alleanze tra i clan tra Pianura e Soccavo
Abbracciati, stretti per entrare nell'inquadratura, tutti gli occhi fissi verso l'obiettivo. Uno scatto che apparentemente ritrae tre giovani amici, ma che suona come una ennesima conferma di quello che gli investigatori avevano già appurato con le indagini sul territorio: dopo la faida coi Carillo-Perfetto, i Calone-Marsicano-Esposito avrebbero trovato un accordo coi Vigilia di Soccavo, arrivando a spostare persino la propria roccaforte nella zona di via Palazziello, storicamente sotto l'influenza della cosca di Alfredo ‘o Niro.
Le nuove alleanze tra clan mostrate su TikTok
L'alleanza sarebbe testimoniata proprio da questa fotografia, pubblicata su TikTok lo scorso 25 ottobre: il primo a sinistra è E. S., per gli investigatori elemento di spicco del clan Vigilia; subito dietro, semi coperto dagli altri due, L. B., ritenuto invece collegato ai Calone-Marsicano-Esposito di Pianura.
Ed è così che quello che pare una semplice fotografia diventa un messaggio, che tramite i social viene veicolato all'esterno: i due gruppi criminali sono ormai legati.
E, con tutta probabilità, stanno combattendo la stessa guerra: a Soccavo è in corso la nuova faida che vede contrapposta la cosca a quella dei nuovi Grimaldi, questi ultimi questi ultimi stretti intorno a parenti prossimi del boss Antonio Scognamillo, alias Tonino ‘o Parente, successore del capoclan Ciro Grimaldi alias "Settirò". L'agguato di martedì notte, in cui il 19enne Fabio Volpe è stato ferito con un colpo di pistola in faccia martedì notte a Soccavo, proprio nel fortino dei Vigilia, potrebbe inquadrarsi proprio in questo contesto: il giovane, che ha soltanto dei precedenti di polizia e che non risulta inquadrato in clan di camorra, sarebbe vicino ai Vigilia.
L'addio del figlio del boss dopo l'omicidio di Capodanno
Non è la prima volta che riscontri alle ipotesi investigative arrivano dai social, e in particolare dalla piattaforma dedicata ai video che, negli ultimi tempi, è diventata il canale di comunicazione preferito da giovani criminali.
Era già successo agli inizi dell'anno, nei primi giorni di gennaio, poche ore dopo l'omicidio di Salvatore Capone, ritenuto affiliato al clan Iadonisi e in stretto collegamento coi Licciardi di Secondigliano.
In quel periodo infuriava la faida tra i clan di Fuorigrotta, in pochi giorni c'era stato l'omicidio di Andrea Merolla, nipote del boss Vitale Troncone, e lo stesso capoclan era stato ferito al volto davanti al bar di famiglia. In questo contesto, ritenevano gli investigatori, poteva avere un ruolo anche il clan Esposito di Bagnoli, che stava tentando di estendere la propria influenza proprio sul quartiere di Fuorigrotta.
Capone fu ammazzato intorno alle 3 del mattino del 1 gennaio. Il giorno successivo comparve su TikTok un post che suggeriva un altro collegamento della vittima: il messaggio di cordoglio di Junior Esposito, figlio del boss Massimiliano "lo Scognato", che aveva rimarcato con quell'addio come Capone, che pure era stato uomo di fiducia del padre durante la latitanza, aveva continuato a tenere contatti stretti col clan di Bagnoli.