Camorra e scommesse, su un conto corrente tedesco il tesoretto del broker dei clan
I soldi erano stati depositati su un conto corrente tedesco, dove probabilmente si credeva fossero al di fuori dei radar degli inquirenti. Ma le indagini sono arrivate anche lì, guidate da una segnalazione arrivata proprio dalla Germania. Ed è così scattato il sequestro: sotto chiave sono finiti 109mila euro e 77 centesimi, che sarebbero stati guadagnati con le scommesse online su siti Internet illegali per conto di diversi gruppi mafiosi. Il tesoretto appartiene a un 40enne di Napoli, già sotto processo: è imputato per associazione per delinquere aggravata dalla finalità di agevolazione mafiosa e il suo nome compare tra i destinatari dell'ordinanza eseguita agli inizi del 2022 su richiesta della Dda di Salerno; quel procedimento è ora in fase dibattimentale a Nocera Inferiore.
Il provvedimento eseguito oggi, 25 giugno, scaturisce da un approfondimento investigativo effettuato dopo una segnalazione di operazione sospetta trasmessa dalla FIU tedesca all'Unità Informazioni Finanziarie (UIF) della Banca d'Italia. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal Tribunale del Riesame di Salerno, che ha accolto in parte l'appello presentato dalla Dda di Salerno contro il provvedimento di rigetto del Tribunale di Nocera Inferiore; è stato eseguito dalla Direzione Investigativa Antimafia di Salerno e dai carabinieri.
Il 40enne era stato sottoposto a misura cautelare personale e reale l'11 gennaio 2022, quando era scattata una operazione dei carabinieri coordinata dalla Procura di Salerno e dalla Dda locale. In quella circostanza erano finite in manette 33 persone in varie città d'Italia, accusate di fare parte di un giro di scommesse clandestine sul web che in appena due anni avrebbe fruttato 5 miliardi di euro e avrebbe permesso di riciclare il denaro proveniente dalle attività criminali; tra i gruppi mafiosi coinvolti c'erano anche i Casalesi. Il sequestro eseguito oggi è stato emesso dal Tribunale del Riesame di Salerno, che ha accolto in parte l'appello presentato dalla Dda di Salerno contro il provvedimento di rigetto del Tribunale di Nocera Inferiore.