Camorra, assolto l’ex senatore Tommaso Barbato: non ha legami coi Casalesi. Lui: “Finito un incubo”
È stato assolto in appello l'ex senatore dell'Udeur Tommaso Barbato, accusato di appartenere al clan dei Casalesi. Per i giudici della terza sezione penale della Corte di Appello di Napoli, Barbato, invece, non ha nulla a che fare con i Casalesi. Il collegio ha ritenuto Barbato, difeso dagli avvocati avvocati Francesco Picca e Claudio Botti, estraneo al reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Era stata già la Corte di Cassazione ad annullare le due precedenti sentenze adottate dal Tribunale di Napoli Nord e dalla prima sezione penale della Corte di Appello di Napoli con le quali l’ex senatore Barbato era stato riconosciuto colpevole del reato contestato nell'ambito del "processo Medea", ravvisando gravi violazioni di legge ed errori nella valutazione delle prove e rinviando ad altra sezione della Corte di Appello di Napoli un nuovo giudizio di merito. L'inchiesta era nata per approfondire le questioni relative all'affidamento di lavori nella gestione dell'acquedotto campano.
Barbato: "Finito un incubo"
A stretto giro è arrivato anche il commento a caldo dell'ex senatore Tommaso Barbato, che sul suo profilo Facebook ha scritto:
Dopo 7 lunghi anni è finito un incubo, assolto dall'infamante accusa di concorso esterno. Ringrazio i giudici della Suprema Corte di Cassazione prima, ed il collegio della terza Sezione Penale di Napoli poi, che ha emesso sentenza con la quale è stata ripristinata definitivamente la mia dignità. Ringrazio la mia famiglia che mi è stata molto vicina, mia moglie i miei figli, parenti, e i tanti amici che non hanno mai avuto dubbi sulla mia innocenza. grazie ancora.