Camaldoli, distrutti dall’incendio 100 ettari di bosco e ci sono ancora focolai

Molti tronchi d’albero, negli oltre 100 ettari andati in fumo, fumano ancora e andrebbero tutti spenti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La collina dei Camaldoli dopo l'incendio
La collina dei Camaldoli dopo l'incendio

L'enorme incendio che ha devastato la collina dei Camaldoli a Napoli, tra mercoledì e giovedì scorsi, ha distrutto oltre 100 ettari di vegetazione. Si tratta, precisamente, di 105 ettari, per lo più di macchia mediterranea, come ricostruito dalle immagini dall'alto con il drone dei vigili del fuoco. Ad oggi, ci sono ancora alcuni focolai che si fatica a spegnere, poiché poste in posizioni non raggiungibili a piedi e che vanno controllate ed estinte anche con i mezzi antincendio aerei.

In fumo centinaia di tronchi

Molti tronchi d'albero, negli oltre 100 ettari andati in fiamme, fumano ancora e andrebbero tutti spenti. Al momento, quindi, non è più in corso l'incendio, ma l'attività di bonifica e di controllo preventivo eseguita dai vigili del fuoco. Anche Sma Campania dovrebbe essere interessata, trattandosi di boschi che sono di sua competenza.

L'incendio di vaste dimensioni, probabilmente di origine dolosa, è scoppiato a Napoli, nel pomeriggio di mercoledì scorso, 19 giugno, attorno alle ore 15,30. Le fiamme sono partite nei pressi del raccordo perimetrale di Soccavo-Pianura, divorando la folta vegetazione della zona, fino a lambire l'Eremo dei Camaldoli da un lato, e il quartiere di Fuorigrotta, dall'altro. Dal rogo si è levata una grande colonna di fumo, mentre una pioggia di cenere è caduta sulla città, segnalata in diversi quartieri, dal Vomero al centro storico.

Il presidio delle forze dell'0rdine

Venerdì, intanto, la questione è stata al centro del Centro coordinamento soccorsi, riunito h24 dal prefetto di Napoli, Michele di Bari. A tutela della zona abitata il prefetto ha disposto "un presidio di cinturazione congiunto interforze", a supporto delle attività delle squadre dei Vigili del Fuoco e di quelle dei volontari della protezione civile regionale. Impegnati nei controlli anche polizia locale e metropolitana, carabinieri del gruppo forestale di Napoli.

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