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Parla il calciatore del Matese salvato da un avversario in campo: “Ha evitato che soffocassi”

Durante la partita di serie D tra l’Fc Matese e il Vastese Calcio, un giocatore della prima squadra, Pompeo Tretola, di 18 anni, si è accasciato al suolo privo di sensi: il ragazzo aveva ricevuto un involontario calcio al volto. Fondamentale è stato l’intervento di un giocatore della squadra avversaria, Edoardo Monza, che ha allertato i soccorsi e evitato che il ragazzo soffocasse.
A cura di Federica Grieco
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Pompeo Tretola, calciatore del Matese
Pompeo Tretola, calciatore del Matese

È una storia di solidarietà oltre la competizione sportiva quella che arriva da Piedimonte Matese, Comune in provincia di Caserta. Protagonista della vicenda è Pompeo Tretola, 18 anni, calciatore dell'Fc Matese, che domenica 10 ottobre, stava disputando una partita contro il Vastese calcio, quando ha avuto un malore e si è accasciato al suolo. Fondamentale è stato l'intervento di un ragazzo della squadra avversaria, Edoardo Monza. «Ringrazio Edoardo Monza per avermi soccorso», dichiara Pompeo a Fanpage.it. «A parte lo spavento – ha raccontato Luigi Rega, presidente dell'Fc Matese – la società è contenta che il ragazzo stia bene e soccorso sanitario sia intervenuto immediatamente».

Lo spavento e l'intervento dell'avversario in campo

Domenica 10 ottobre, durante la partita di serie D allo stadio comunale Pasqualino Ferrante di Piedimonte Matese, Pompeo, 18enne di Paduli, Comune in provincia di Benevento, si è sentito improvvisamente male ed è crollato sul campo. «Ho ricevuto un calcio in faccia involontario mentre giocavamo – spiega il ragazzo – ma ho continuato a giocare, perché pensavo fosse una botta come tante altre. Dopo 10 minuti, ricordo che mi si sono bloccati gli occhi e sono caduto a terra. Da lì, il vuoto fino a quando sono arrivato in ospedale». Pompeo spiega di aver visionato il video della partita e di aver visto che durante quei 10 minuti si toccava la testa.

Vicino a sé aveva Edoardo Monza, ventenne della squadra di Vasto, che è intervenuto immediatamente, quando ha visto il ragazzo cadere. La prontezza di Edoardo è stata fondamentale: allertati i soccorsi, il ragazzo ha girato sul fianco Pompeo, evitando che potesse ingoiare la lingua. Trasportato subito all'ospedale, il ragazzo racconta che non ricordava nulla. «Dicevo agli infermieri che stavo bene – racconta il 18enne – e che volevo andare a giocare, perché ero convinto che la partita non fosse ancora iniziata. La seconda volta che mi sono svegliato, l'infermiere mi ha spiegato che mi trovato in ospedale e da lì ho cominciato a ricordare tutto, a parte quel vuoto di circa 10 minuti».

Nonostante lo spavento iniziale, Pompeo ora sta bene ed è stato dimesso la sera stessa. «Mi hanno detto che forse è stato il calcio la causa del mio malore – racconta Pompeo – nei prossimi giorni, però, dovrò fare una risonanza magnetica e un elettroencefalogramma per capire se la crisi sia stata causata dal calcio oppure no». Il giovane calciatore del Matese ha ringraziato tutti i suoi compagni di squadra, la società e tutti i tifosi da cui ha ricevuto numerosi messaggi.

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