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Trasporto pubblico a Napoli

Sciopero Eav di 4 ore oggi 23 ottobre dopo l’aggressione a capotreno della Circumvesuviana

Capotreno e macchinista presi a calci e pugni nei pressi della stazione Villa Regina, a Torre Annunziata. L’Usb chiede sicurezza e annuncia sciopero di 4 ore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Momenti di paura sulla linea Napoli-Sorrento della Circumvesuviana, martedì, 21 ottobre: capotreno e macchinista sono stati presi a calci e pugni nei pressi della fermata Villa Regina, nella cittadina di Torre Annunziata, dove c'era stato un guasto al treno. Lo denuncia il sindacato Usb (Unione Sindacale di Base), che spiega come i due dipendenti dell'Ente Autonomo Volturno, che gestisce la tratta, abbiano riportato diverse contusioni, con più giorni di prognosi. "L'aggressione di ieri, prontamente denunciata dalle vittime, conferma quanto l'USB continua a dire da tempo sulla necessità di intensificare i controlli a tutela della sicurezza di lavoratori ed utenti del trasporto pubblico locale", spiega il sindacato in una nota.

Sciopero Eav in solidarietà con l'aggredito

"Il silenzio ed il disinteresse di aziende ed istituzioni ci portano a proclamare un'azione di sciopero immediato di 4 ore per mercoledì 23 ottobre dalle 8.20 alle 12.20 così come previsto dalle normative vigenti in casi di gravi eventi lesivi all'incolumità e della sicurezza dei lavoratori, che, sommata a tutte le altre iniziative già previste per le prossime settimane, rende l'idea di quanta agitazione ci sia all'interno del settore", spiega Adolfo Vallini, sindacalista dell'Usb. Lo sciopero sarà aziendale, cioè riguarderà tutto il personale della sola Eav (quindi non altre aziende di trasporti) e rispetterà le fasce di garanzia.

"La preoccupazione più grande", ha aggiunto ancora Vallini, "è che l'opinione pubblica si abitui a queste situazioni violente, fino a rischiare di non fare più notizia, ma è ormai sotto gli occhi di tutti come le società di trasporto pubblico locale facciano sempre più fatica a reperire dipendenti disposti a lavorare in condizioni difficili, sottopagati e costantemente oggetto di aggressione", conclude il sindacalista dell'Unione Sindacale di Base.

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