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Caffè napoletano, 5 consigli per una tazzulella perfetta

Il 1 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale del caffè. Come preparare una tazzulella alla napoletana? Anzitutto bisogna scegliere una buona miscela di caffè, arabica o robusta che sia. Poi bisogna stare attenti alla temperatura di preparazione e alla pulizia della macchinetta. Infine, bisogna avere pazienza: un piacere è tale solo se non è associato alla fretta.
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"A noialtri napoletani, toglierci questo poco di sfogo fuori al balcone… Io, per esempio, a tutto rinuncierei tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell'oretta di sonno che uno si è fatta dopo mangiato…". Eduardo De Filippo affacciato al balcone di Questi Fantasmi svela la poesia della tazzulella napoletana. Il 1 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del caffè. Napoli è una delle capitali di questa bevanda: il ‘caffè napoletano' è sinonimo di una preparazione eccellente; anche se all'ombra del Vesuvio non cresce la pianta, i partenopei sono maestri nella preparazione della bevanda più celebre al mondo. Stretto, cremoso e se possibile, senza zucchero, il caffè napoletano ha delle regole precise. Ovviamente molti si chiedono quale sia il segreto della versione vesuviana. Probabilmente l'acqua, sostiene una scuola di pensiero. Altri invece addirittura pensano sia l'aria a fare la differenza. Sicuramente ci sono degli accorgimenti da usare e decisivo in tal senso è trovare una buona miscela di caffè (arabica o robusta? Altre scuole di pensiero…) e una marca di prodotto che garantisca la massima qualità possibile del caffè tostato e macinato. Ecco alcuni consigli e alcuni riti che si basano in parte sull'osservazione quotidiana, in parte sulla tradizione che è rito e perché no, un modo per vedere il mondo.

#1 ‘A Muntagnella :il caffè non va pressato

Ipotizzando si utilizzi una macchinetta moka (pochissimo usano ormai la ‘cuccumella‘ meglio nota come caffettiera napoletana) c'è subito da dire che il caffè all'interno del filtro non va pressato. Va inserito col cucchiaino e va creata una "montagnetta" di polvere nera, non troppo alta.

#2 Il caffè va estratto a fuoco lento

Non bisogna ‘traumatizzare' l'operazione di estrazione della bevanda dalla polvere di caffè. Meglio fuoco basso che temperature altissime, si rischia di bruciare il tutto e ottenere una ‘ciofeca' di caffé.

#3 Non esagerare con l'acqua nella capsula

Nella capsula della moka va inserita l'acqua fino all'orlo alla valvola di sicurezza, senza sommergerla. È una regola che consente di non ‘annacquare' la bevanda finale.

#4 Un po' di polvere nell'acqua…

Un pizzico di polvere di caffè nell'acqua all'interno della capsula aiuta a insaporirla prima della bollitura e dell'estrazione vera e propria. Scomettete?

#5 Spegnere il fuoco prima che il caffé sia uscito interamente

Evitare che il caffè appena uscito vada in ebollizione: basta spegnere il fuoco vivo qualche secondo prima che accada cosicché l'ultima parte del liquido estratto esca naturalmente senza bruciare e regalare un saporaccio al resto della bevanda.

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